AG.RF.(MP).21.06.2016
“riverflash” – È importante vigilare sull’alimentazione a scuola in una situazione in cui un italiano su cinque (20 per cento) ha una valutazione negativa dei pasti serviti nelle mense scolastiche di figli o nipoti mentre il 42 per cento la ritiene appena sufficiente. Ciò è quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata a commento della conferenza stampa del Ministro Beatrice Lorenzin e del generale comandante del Nas Claudio Vincelli sugli importanti risultati dell’attività svolta da Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanita nelle mense scolastiche con oltre 2500 interventi mirati eseguiti su tutto il territorio nazionale. “Non è un caso che una netta maggioranza dell’83 per cento – sottolinea la Coldiretti – ritiene che le mense dovrebbero offrire i cibi più sani per educare le nuove generazioni dal punto di vista alimentare mentre solo il 13 per cento ritiene che dovrebbero essere serviti i piatti che piacciono di più. In ogni caso, il 52 per cento degli italiani considera il costo delle mense scolastiche adeguato mentre per il 25 per cento è eccessivo. Per assicurare il miglior rapporto prezzo/qualità ma anche per educare le nuove generazioni la Coldiretti sollecita a privilegiare nelle mense scolastiche i cibi locali a km 0 che valorizzano le realtà produttive locali e riducono i troppi passaggi intermedi dietro i quali più elevato è il rischio di frodi e sofisticazioni. Da tutelare nelle scuole ci sono il 35 per cento dei bambini tra i 6 ed i 10 anni per un totale di un milione sono in questa fascia di età ed una tendenza all’aumento per i cambiamenti imposti dai nuovi stili di vista”.
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