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SANITA’: LAVORATORI SUL PIEDE DI GUERRA PER BLOCCARE IL SERVIZIO RECUP

(riverflash) – I lavoratori sono pronti a bloccare il servizio Re.cup. Ciò è quanto annunciato in una lettera al Prefetto in cui viene annunciato lo stato di agitazione degli operatori della Capodarco, cooperativa sociale integrata che gestisce la commessa Re.cup, il numero verde gratuito per la prenotazione di visite, esami diagnostici e specialistici nelle varie aziende ospedaliere e negli ambulatori convenzionati delle Asl di Roma e del Lazio. Per denunciare il loro disagio i lavoratori si sono affidati a Paolo Dominici, segretario provinciale della Uil Fpl, il quale ha dichiarato: “Il mese scorso avevamo già annunciato la possibilità che 2.200 persone potessero rimanere senza stipendio nel mese di gennaio, cosa che si è puntualmente verificata e motivo per cui non si parla di mancanza di fondi ma di mancata responsabilità degli amministratori pubblici che avevano il compito di assicurare la prosecuzione di un servizio che dura da 13 anni. Per questo motivo la Lait Spa, non è in grado di proceder al pagamento di qualsiasi attività  relativa al servizio”. Il 2013 quindi non sta iniziando bene per i lavoratori della Capodarco i quali hanno tramite la Uil Fpl hanno programmato una serie di assemblee nelle varie sedi di Roma. Molti lavoratori sono in cassa di integrazione già da un anno e a molti altri è stato decurtato lo stipendio del 10%; proprio a  causa di questi ritardi e dei tagli alle commesse richiesti da Regione Lazio e Governo, i lavoratori vogliono ora mettere in pratica azioni eclatanti per farsi sentire, quale quella di interrompere il servizio anche se fino ad oggi non è stato fatto per un senso di responsabilità verso i cittadini. Il numero verde gratuito 803333 viene chiamato ogni giorno da oltre 20.000 persone tra cui molte persone anziane che hanno problemi di mobilità. Per questo motivo la Uil Fpl “lotterà per evitare che questi cittadini possano trovarsi nell’impossibilità di effettuare una prenotazione indispensabile per la propria salute”.

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