AG.RF.(MP).13.10.2016
“riverflash” – Non era la prima volta che suo figlio veniva picchiato dai bulli a scuola e cosi, la mamma ha deciso di presentare una denuncia in questura, raccontando l’incubo che il bamino vive da anni e postando su facebook, le foto del pestaggio. Tutto ciò succede nella scuola elementare “Pascoli”, contro un bimbo con disabilità psicomotoria. Nello scorso mese di settembre, la mamma vedendo che suo figlio tardava ad uscire da scuola, è entrata e l’ha trovato insieme con il bidello che lo stava medicando: era stato aggredito da un bullo, che gli aveva procurato lividi e ferite.”Mio figlio è vittima di bullismo da due anni – denuncia Cinzia Miatton, la mamma di Lorenzo, un giorno mi hanno chiamato dalla scuola, mi han detto: ‘Venga, suo figlio ha mal di pancia’. Poi ho scoperto che era stato colpito più volte ai testicoli. Un’altra volta è arrivato a casa con l’orecchio tagliato e con i segni di una botta in testa, ma ancora non è chiaro il motivo, per lui non è facile ricordare e raccontare ciò che gli accade”. Lo sfogo della donna è contro la scuola, che non protegge suo figlio come dovrebbe. “I veri bulli non sono i bambini, ma gli adulti – ha aggiunto – Nella scuola mio figlio è visto come l’anello debole, è messo da parte. Ho allertato il dirigente scolastico e i docenti, ma non è cambiato nulla. Il giorno dopo una delle tante aggressioni, quando ho chiesto spiegazioni a una maestra, lei ha minimizzato: ‘E’ solo un taglietto sulla bocca’”. Ma non si tratta di casi isolati, tanto che nella classe è stato necessario introdurre una sorta di “patente a punti”, per punire le tante risse che sfociavano in violenza” Tuttavia, nemmeno dopo la denuncia, Cinzia è stata contattata dalla scuola e ora che ha deciso di cambiare istituto al suo bambino, si è trovata ancora una volta sola perché le scuole rispondono che “non ci sono posti per bambini disabili, mentre i disabili non sono anelli deboli ma risorse”. Ma la scuola rifiuta la parola bullismo, afferma che non c’è stato nessun caso, liquidando il fatto con “sono semplici incidenti”. “Sono meravigliata di ciò che scrivono i giornali– ha affermato la dirigente dell’Istituto- Quest’anno la mamma non è mai venuta da me e nei mesi scorsi, quando ha parlato con i docenti, non ha mai denunciato atti di bullismo. Avrei preferito che fosse venuta a parlare con me prima di sporgere denuncia, ora decideremo come agire per il bene del bambino”.
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