AG.RF.(MP).14.10.2014
“riverflash”. Succede anche questo a Roma: una lettrice ci ha inviato una lettera per segnalarci un insolito (ma non tanto conoscendo come vanno le cose) caso di disservizio postale. Volentieri pubblichiamo di seguito la lettera:
“Caro direttore, sono una vostra affezionata lettrice, residente nel XV Municipio a Roma. Nei giorni scorsi, mi sono recata in banca e mi sono accorta che mi erano stati prelevati soldi relativi al pagamento di una bolletta dell’Acea che scadeva in questi giorni. Avendo la domiciliazione delle bollette in banca, non mi sono meravigliata più di tanto, ma la stranezza sta nel fatto che io non ho mai ricevuto la bolletta in oggetto perché la cassetta delle lettere è vuota da 15 giorni. Prima non ci avevo fatto tanto caso, ma ora dopo questo episodio, ho voluto andare a fondo della questione ed ho scoperto che anche tutti gli inquilini che abitano nel mio palazzo, non ricevono posta da tanti giorni. Motivo? Sono venuta a sapere che il postino che normalmente ci recapita la posta, è in malattia da 2 mesi e mi hanno spiegato che non c’è possibilità di sostituirlo con un altro, motivo per cui, alla posta, giacciono mucchi di lettere abbandonate….. Ora io mi domando e le domando: Come è possibile una cosa simile? E se fosse arrivata qualche lettera urgente? E se una persona non ha la domiciliazione in banca delle bollette che succede? L’azienda non ricevendo i pagamenti, potrebbe staccare luce e telefono con tutte le conseguenze del caso….. tutto ciò è inaudito e non si addice ad un Paese come il nostro, che dovrebbe essere un paese civile, ma che di civile ha ormai veramente poco…. Questa è l’Italia e questa è la nostra burocrazia…..”.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..