AG.RF.(redazione).18.03.2022
“riverflash” – Meno male che c’è Abraham! I tifosi giallorossi l’hanno eletto idolo della loro squadra del cuore e lo amano per il grande impegno che dimostra in ogni partita, perchè le risolve, perché canta e scandisce l’inno fino alla fine e bacia la maglia. I suoi compagni devono ringraziarlo (ha segnato finora 21 gol tra campionato e coppe) perché, credendoci fino alla fine, ha azzeccato l’incornata giusta che ha permesso alla Roma di pareggiare con il Vitesse (che ovviamente ha fatto la partita della vita…) e le ha permesso di evitare i tempi supplementari; un gol avevano segnato i giallorossi all’andata all’andata e uno l’ha segnato il Vitesse al ritorno: la situazione dunque era di assoluta parità e si prospettava quindi lo “spettro” dei tempi supplementari, fatica aggiuntiva in vista del derby contro la Lazio, che si disputerà domenica alle 18. L’incornata (della disperazione…) di Abraham proprio allo scadere del 90esimo ha di fatto annullato l’eurogol di Wittek, gol al quale nemmeno lui credeva. “La Roma in campo (con tutti i titolari), con il Vitesse, la Lazio a fumare a casa con Sarri”, sono state le prime parole di Mourinho, (ammonito anche ieri sera per proteste) al quale non è andato proprio giù il mancato cartellino giallo a Rasmussen (sarebbe stato il secondo, con conseguente espulsione), per un fallo di mano. “La squadra ha alcuni limiti, ma ha avuto carattere fino alla fine”, ha aggiunto e meno male che c’è “un po’” di quello perché l’unica cosa positiva è che la squadra ci prova o almeno tenta, fino alla fine. Il primo tempo dei giallorossi è stato decisamente sotto tono (se così vogliamo definirlo per non infierire troppo..), con i giallorossi che dopo aver tirato un sospiro di sollievo già al secondo minuto con il tiro di Grbic che Rui Patricio è riuscito ad allontanare, si sono limitati a “passeggiare” per il campo senza creare occasioni di pericolo, forse convinti di avere già la qualificazione in tasca, o forse pensando al derby. Nulla succede nel primo tempo e la Roma rientra negli spogliatoi con la consapevolezza di dover cambiare atteggiamento nel secondo tempo, cosa che “tenta” di fare fino alla “doccia fredda” di Wittek al 17esimo, che ha gela l’Olimpico. Ma i tifosi romanisti (unici al mondo), iniziano a sostenere la squadra in tutti i modi, con Mourinho disperato, che decide un triplo cambio: dentro Cristante, El Shaarawy e Karsdorp per Veretout, Vina e Maitland Niles. Al 72esimo Zaniolo “rimedia” un cartellino giallo e al 79′ lascia il posto a Felix, tra i fischi dell’Olimpico e il gesto affettuoso del mister giallorosso. Ora il Vitesse non ci sta, ci crede e spinge disperatamente: Grbic ha l’occasione del raddoppio che sfuma con un tiro non distante dal palo. All’88’ anche Mkhitaryan sbaglia e poco dopo El Shaarawy, dopo aver scavalcato un paio di avversari, si lascia cadere al limite dell’area e viene ammonito per simulazione. Ma allo scoccare del 90′ arriva il gol vittoria: El Shaarawy crossa dalla sinistra, Karsdorp controlla e serve perfettamente Abraham che spinge di testa in rete e regala alla Roma il pareggio e quindi il passaggio ai quarti di finale di Conference League. Ancora una volta i giallorossi segnano in extratime e salvano una partita da dimenticare (meglio vincere che perdere..): domenica ci sarà da affrontare la Lazio…
Categoria: Calcio | Tag: ammonizione, eurogol, extratime, grbic, Mourinho, partita da dimenticare, RF, riverflash, roma vitesse 1 a 1, wittwk, zaniolo
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