AG.RF.(Maura Peripoli).11.09.2016
“riverflash” – “Ma a noi Higuain e Pjanic non ci servono….”. E’ già, commentavano così un gruppetto di tifosi all’uscita dallo stadio Olimpico, dopo che la Roma, con un perfetto rigore trasformato da capitan Totti, ha vinto per 3 a 2, una partita da cardiopalmo contro la Sampdoria. “Un capitano, c’è solo un capitano..”, cantavano altri, infervorati ormai e incontenibili, dopo aver conosciuto “lo spettro” di una possibile sconfitta. “Se sto così, perché smettere?”, si chiedeva il capitano a fine partita… e’ già, perché smettere? Chi può vantare un simile campione in Italia, alla soglia dei 40 anni? Impossibile fare un paragone…..”A 40 anni hai vinto una partita da solo…”, gli hanno chiesto i giornalisti presenti in sala stampa..”No, ha risposto, l’abbiamo vinta tutti insieme…”. Ma andiamo con ordine. Oggi allo Stadio Olimpico, è veramente successo di tutto: dai fischi e le delusioni alla gioia e il pianto, dalla grandine (perchè ci si è messa pure quella…),al sole…. E così, la “solita” Roma dai due volti, quella che ti fa arrabbiare e poi gioire, ha finalmente portato a casa 3 punti preziosi, contro una squadra forte e ben attrezzata. Tutto bene quindi… ma sorge ora la solita scontata domanda. “Perché la Roma gioca bene solo un tempo in 90 minuti di gara? “La squadra ha dei blackout e improvvisi e in alcuni momenti perde l’equilibrio, è vero dopo un buon inizio, siamo calati, sicuramente manchiamo un po’ di personalità, ma nel secondo tempo ci siamo riscattati e abbiamo meritato di vincere”. Ha risposto così mister Spalletti alla domanda sul “calo”, che sta diventando sempre più “fisiologico” della sua squadra. Oggi poi, ci si è messo pure un nubifragio con tanto di grandine a complicare la situazione e.. quando i tifosi hanno visto “scappare” i giocatori negli spogliatoi ( perché il campo era diventato una pozza d’acqua), in svantaggio per 2 a 1, nessuno, nemmeno il più ottimista tra coloro, che 5 minuti prima aveva fischiato tutti i giocatori, si sarebbe aspettato un risvolto così, a dir poco emozionante. Durante la sospensione della gara, nell’attesa che si potesse riprendere a giocare, Spalletti deve averle pensate tutte, su come dare una “scossa” alla partita e la “scossa” è arrivata guarda caso, oltre da Francesco Totti, anche da Edin Dzeko, quello che sbaglia sempre… quello che oggi è stato “magistrale” nel procurarsi il rigore al 93esimo che ha dato la vittoria alla Roma. Serve un cuore forte per seguire la Roma, i tifosi lo sanno, ne sono consapevoli…..ma va bene così…. perché nel bene o nel male… questa è una squadra che non ti fa certo annoiare…. con un capitano immenso…. Prendere o lasciare….. A proposito: un’ultima non tanto “scontata” domanda: Dove arriverebbe la Roma se giocasse per tutti i 90 minuti?
Categoria: Calcio | Tag: "riverflash RF", 3 a 2, calo fisiologico, cuore forte, emozioni, PRENDERE O LASCIARE, rigore, Roma, Sampdoria, Spalletti, Totti
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