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A ROMA VERRANNO PREMIATE LE SIGNORE DELL’IPPICA NEL NOME DI LYDIA TESIO

foto di Leonardo Puccini per LonginesAG.RF 23.10.2014 (ore 15:35)

(riverflash) – Per la 14ª volta questa sera verrà consegnato il Premio Lydia Tesio – Le Signore dell’Ippica, che anticipa di 3 giorni la corsa più prestigiosa dell’anno per cavalle femmine a Capannelle. È un riconoscimento riservato alle personalità femminili che si sono distinte per il loro impegno e la loro passione nel mondo del cavallo, a tutti i livelli e nelle forme più diverse. Lydia di Serramezzana, oltre che moglie era la più stretta collaboratrice di Federico Tesio, l’uomo che ha creato la Razza Dormello Olgiata, da cui sono nati cavalli come Nearco e Ribot, crak che hanno vinto a livello internazionale. Determinante l’apporto del primo per linee di sangue nel mondo dell’allevamento. La giubba bianca con croce di Sant’Andrea Rossa è nella storia dell’ippica, continua ad esserci per l’impegno di Niccolò Incisa, ma i traguardi prestigiosi sono ormai un ricordo lontano.

Nell’occasione sarà presentata l’affiche dell’appuntamento che, per il 2014, è stata commissionata da Marco Delogu, curatore della collezione nata insieme al premio Le Signore dell’Ippica nel 2001, alla fotografa bielorussa Alexandra Catiere. Come quelle delle artiste che l’anno preceduta, l’opera è caratterizzate dalla presenza della croce rossa che contraddistingue la giubba della Razza Dormello Olgiata.Affiche_2014_by_Alexandra_Catiere

La festa si terrà in uno scenario suggestivo quale è l’Auditorium dell’Ara Pacis, dalla cui terrazza si gode la vista del Mausoleo di Augusto. Sul palco delle premiazioni – accolte dal Presidente e dal Direttore Generale di HippoGroup Roma-Capannelle, Tomaso Grassi e Elio Pautasso  e da Juan-Carlos Capelli, Vice-President e Head of International Marketing of Longines – saliranno Nicole Berlusconi ideatrice di Progetto Islander, l’allenatrice di cavalli da galoppo Silvia Casati, la fantina Jessica Marcialis, Sara Morganti medaglia d’oro e d’argento ai WEG di Normandia nel Paradressage, Luisanna Zanon di Valgiurata allevatrice e proprietaria di cavalli da trotto e Nicoletta Mantovani Pavarotti della Fondazione Pavarotti.

Questi i profili delle sei premiate:

NICOLE BERLUSCONI
AMAZZONE, IDEATRICE DI ‘PROGETTO ISLANDER’

Islander è il nome della prima cavalla di Nicole Berlusconi che ha scoperto la passione per l’equitazione quando era ancora undicenne, ma anche di un progetto per la salvaguardia dei cavalli maltrattati. Progetto Islander è infatti l’iniziativa da lei fortemente voluta per sostenere l’attività di Italian Horse Protection (IHP), associazione no profit che in Toscana opera senza scopo di lucro per la tutela di cavalli e altri equini sottoposti a maltrattamenti sequestrati in base alla legge 189 del 2004, e recuperati a Montaione (Firenze) in condizione di totale libertà in modo da ritrovare benessere ed equilibrio. In questo ultimo anno l’attività si è però estesa e Progetto Islander è diventato un punto di riferimento su tutto il territorio nazionale per la tutela e la protezione dei cavalli, ponendosi quindi a sostegno di chiunque si adoperi per il recupero e la successiva adozione dei cavalli che hanno subito maltrattamenti. Nel febbraio scorso Nicole Berlusconi ha organizzato a Milano la mostra fotografica “Scatti di Libertà”, con cinquanta immagini andate poi all’asta con ricavato destinato a IHP, e con Progetto Islander partecipa ad altri eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema degli equini maltrattati. La “bandiera” della sua iniziativa è la t-shirt in vendita per sostenere Progetto Islander: “Non voglio il principe azzurro, voglio il suo cavallo”.

 

SILVIA CASATI

ALLENATRICE GALOPPO

Se l’unità d’Italia è partita da Magenta, lei è partita da Magenta per vivere in unità con i cavalli. E adesso vive a Pisa, dove allena i purosangue per conto della Scuderia Topeeka: ufficialmente da quando ha conseguito la patente, ovvero nell’aprile di quest’anno, in realtà anche nel periodo immediatamente precedente in collaborazione con l’ex fantina Jessica Lari. Per la giubba gialloverde dell’avvocato Francesco Tabone, attuale presidente della Livorno Galoppo, i successi più importanti sono quelli arrivati con le sprinter Bettolle, distintasi soprattutto per aver siglato il Premio Carlo Chiesa, e Stay Tuned. “Preferisco allenare le femmine, le vivo di più e adoro il loro equilibrio precario”, racconta agli amici su Facebook, dove indica in modo chiaro quella che è la sua filosofia di vita: “Non lasciare nulla al caso”. Nella scorsa estate, tra un impegno e l’altro dei cavalli da lei allenati, s’è disimpegnata brillantemente anche in video, intervistando fantini e… colleghi durante le corse a Livorno.

 

JESSICA MARCIALIS

JOCKETTE

Nata e cresciuta a Milano, Jessica Marcialis ha un pedigree molto ippico, nel rispetto di una tradizione tipicamente italiana: papà Tonino è stato fantino apprezzato, di livello, e ora è allenatore con il fratello Mario, il fratello Andrea, in attesa della licenza professionale, da tempo lavora con loro, la sorella Elisabetta è altrettanto brava come amazzone ma adesso fa più che altro la mamma, e infine il cugino Jaures è fantino. Lei per una decina di anni si è dedicata all’equitazione, poi nel 2008  ha concentrato la sua attività solo sul galoppo staccando la patente di amazzone. La prima vittoria è arrivata a Treviso nell’aprile 2009 con Tuxedomoon, da allora non si è più fermata: più di sessanta successi in Italia, con lo scudetto delle amazzoni conquistato due volte, nel 2011 e nel 2012, e una ventina all’estero. Alcuni di questi le hanno consentito di mettersi in evidenza nel Campionato Fegentri, il circuito mondiale per le amazzoni, nel quale è stata seconda nel 2012 e soprattutto prima nel 2013. E adesso da oltre un anno s’è stabilita in Francia: a maggio ha ottenuto la patente di fantina professionista e attualmente collabora con la scuderia dell’allenatore François Graffard, dopo aver avviato l’esperienza transalpina con Alessandro Botti.

SARA MORGANTI

AMAZZONE, PARADRESSAGE

Due volte campionessa: nella vita e sul campo di gara. Toscana doc, nata a Castelnuovo Garfagnana e residente a Lucca, da anni è costretta a convivere con la sclerosi multipla. Quando sembrava intenzionata a rinunciare irrimediabilmente alla passione per il cross country e il salto ostacoli, ha ricevuto il prezioso supporto del marito Stefano (“Ho capito che i traguardi dovevano rimanere quelli di sempre: quel che cambiava era il modo in cui raggiungerli”) e si è dedicata al paradressage, specialità nella quale si è distinta come la migliore rappresentante italiana ai recenti WEG disputatisi in Normandia. Dopo aver partecipato nel 2012 ai Giochi Olimpici di Londra classificandosi quarta, a Caen ha infatti prima conquistato la medaglia d’argento nell’Individual Test grado IA e poi soprattutto quella d’oro nella categoria Freestyle Test, sempre grado IA. Questa, la prima d’oro per l’Italia nella storia dei WEG, è stata  la sua quinta medaglia ma certamente la più preziosa. Aveva ottenuto due bronzi individuali agli Europei di Herning in Danimarca nel 2013, un bronzo continentale a Kristiansand in Norvegia nel 2009. “Quel che è successo – ha dichiarato – è per me stato veramente un sogno: ho raggiunto un traguardo  in cui ho creduto con tanta determinazione. Royal Delight, la mia cavalla è stata fantastica. E’ con me da quando aveva solo cinque anni e quando ho iniziato a montarla era davvero molto verde. Abbiamo da sempre un feeling eccezionale: è molto tranquilla e collaborativa. Soprattutto in gara non mi tradisce mai. Le due medaglie dei WEG ho voluto dedicarle e condividerle con tutte le persone che mi hanno sostenuto in questa impresa. Dietro una medaglia c’è sempre un grande team è per questo che penso con grande affetto alla mia famiglia, a mio marito, al mio istruttore, al tecnico federale, al veterinario, a tutta la squadra azzurra e tutti coloro che mi sono stati vicino credendo fermamente in questo risultato”.

LUISANNA ZANON DI VALGIURATA

ALLEVATRICE E PROPRIETARIA TROTTO

Una finestra sul Monviso: è quella dove ormai da più di quarant’anni i coniugi Borini allevano trottatori che spesso diventano campioni. Enguerillero (vincitore del “Freccia d’Europa” nel 1987) è stato il primo dei tanti primaserie che hanno dato lustro alla giubba neroceleste della Scuderia Louisiana, Nevaio (Derby 1991 e molto altro) e Rafale (Oaks 1994) sono stati gli altri vincitori classici prima di Sceicco, che tra la fine del 2013 e quest’anno è stato capace di collezionare Gran Criterium, Allevatori, Città di Napoli e Marangoni, per poi piazzarsi terzo nel recente Derby. Cascina Senera è il nome della tenuta piemontese che dal 1972 è diventata la casa dei portacolori della Louisiana, con una struttura a forma di cavallo che si rifà all’Haras du Pin, perché la Francia è l’imprescindibile punto riferimento di tutta l’attività ippica di Giancarlo, che da ragazzo ebbe la fortuna di conoscere Federico Tesio, e della signora Luisanna, che si definisce “l’anima critica della scuderia: il passato non conta, amo vincere e lo faccio vedere, anche molto”.

 

NICOLETTA MANTOVANI PAVAROTTI

FONDAZIONE PAVAROTTI

Un’immagine apparentemente timida si contrappone ad un carattere straordinariamente forte. Nicoletta Mantovani Pavarotti è stata l’ispiratrice di quella contaminazione tra la lirica e il pop e il rock che ha permesso la nascita ed il successo del  “Pavarotti & Friends”, evento organizzato per anni a Modena ed abbinato ad un altro appuntamento di caratura ed eco mondiale: il “Pavarotti International – CSIO di San Marino. Nell’organizzazione di questo concorso ippico così particolare proprio perché ospitato nel suo circolo e dove lo stesso Luciano Pavarotti aveva il piacere di fare personalmente gli onori di casa, Nicoletta è stata al fianco del maestro condividendo la sua straordinaria passione per il mondo del cavallo in genere e per il jumping in particolare. Da sempre impegnata con convinzione, prima insieme a Luciano Pavarotti e poi da sola, nel sociale e nella diffusione della cultura (è stata assessore alla cultura del comune della sua Bologna e tutt’ora lo è alle Relazioni internazionali del comune di Firenze) dopo la scomparsa del grande tenore ha deciso di istituire una fondazione a lui dedicata con il duplice obiettivo di mantenere viva la sua memoria attraverso il completamento dei vari progetti e quello di aiutare i suoi allievi, e più in generale i giovani che si affacciano al canto lirico. Ed proprio attraverso  la Fondazione Pavarotti che Nicoletta Mantovani è ritornata nel mondo del cavallo, patrocinando il nuovo corso dello CSIO di San Marino che ora sia svolge ad Arezzo e dove il connubio tra lirica e cavalli è tornato di attualità con l’esibizione di giovani cantanti durante la Coppa delle Nazioni. Per la prima volta nel settembre 2013, proprio nel sesto anniversario della scomparsa di Big Luciano.

 

Le foto: premiazione 2013 e opera artistica della fotografa bielorussa Alexandra Catiere

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