AG.RF.(redazione).05.10.2022
“riverflash” – I provvedimento discusso già lo scorso luglio è stato approvato con un delibera delle commissioni Turismo, Giunta Capitale e bilancio. Le presone con disabilità grave che prenotano un albergo a Roma, non dovranno più pagare la tassa di soggiorno. Con la modifica del regolamento del contributo di soggiorno sia le persone disabili sia i loro caregiver non dovranno pagare la tassa. E’ previsto anche un contributo forfettario per le strutture ricettive che ha come obiettivo assorbire i costi delle commissioni relative all’incasso del contributo tramite pos. Contributo che, in ogni caso, non potrà essere complessivamente superiore all’1,5% dell’importo riscosso e versato a Roma Capitale. Questi provvedimenti hanno lo scopo di rilanciare e sostenere il settore turistico, andando incontro sia alle richieste dei Municipi – che hanno più volte fatto pressione affinché l’esenzione venisse estesa ai caregiver – sia a quelle delle associazioni di categoria. Nel caso del contribuito per transizioni con pos, inoltre, si vuole combattere l’evasione, visto che verrà erogato soltanto alle imprese che risultano in regola con l’adempimento degli obblighi fiscali. “ In questo modo la Capitale fa un passo avanti in termini di inclusività e viene rafforzata l’efficienza amministrativa – ha spiegato Silvia Scozzese, vice sindaca e assessore al Bilancio di Roma Capitale – L’esenzione dal pagamento del contributo prevista per le persone con disabilità grave è un gesto che rende Roma più giusta, accogliente, e solidale, un gesto reso ancora più forte con l’estensione del provvedimento ai caregiver. Inoltre, il contributo di sostegno nei confronti delle imprese ricettive che riguarda la compensazione delle commissioni interbancarie rafforza l’azione a favore di un settore strategico per la nostra città come quello turistico”. Roma è e vuole essere così, una città accogliente – ha aggiunto l’assessore al Turismo, Grandi Eventi, Moda e Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato – Esentare dal pagamento del contributo di soggiorno le persone con disabilità grave è un tema di sensibilità sociale oltre che un incentivo per molte famiglie a visitare la nostra città. Per quanto riguarda, invece, il contributo forfettario relativo all’incasso del contributo di soggiorno via Pos, si tratta di una questione di equità, visto che gli operatori e le strutture del settore, in questo caso, svolgono la funzione di meri ‘esattori’, che inoltrano l’intero ammontare all’Amministrazione. Non trovo corretto, quindi, che fino ad oggi abbiano dovuto sostenere la commissione bancaria di incasso e per questo abbiamo posto rimedio con questa delibera”.
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