AG.RF.(redazione).05.06.2023
“riverflash” – Dybala, sempre lui solo lui, acclamato dal popolo giallorosso come “re di Roma”, lui, che pur non essendo al meglio, ha voluto esserci e al 90esimo ha regalato alla “sua squadra”, l’accesso in Europa League con un rigore da manuale: occhi di ghiaccio, sguardo al portiere e tocco preciso ad infilare la rete. “Merita la maglia n.10”, scrivono i tifosi sul web, mentre lui a fine partita, fa un giro del campo sotto la Sud per ringraziare il commovente abbraccio virtuale dei suoi sostenitori. Roma dunque in Europa League il prossimo anno e Spezia allo spareggio salvezza. Ieri sera all’Olimpico è finita 2 a 1 una partita infinita (104 minuti), carica di tensione: doccia fredda all’inizio con il gol di Nikolaou, pareggio di Zalewski e nel finale il rigore trasformato dal “solito Dybala. Nota negativa; grave infortunio per Abraham, uscito in lacrime, in barella (lesione del crociato da confermare con esami strumentali). I giallorossi hanno giocato questo match con il cuore, come accaduto nella sfortunata serata di Budapest, con la grinta e la voglia di vincere ed hanno raggiunto il traguardo proprio quando sembrava che l’interminabile partita dovesse finire in parità a favore della Juve, relegando la Roma in Conference League. Ma è stata una vittoria meritata, con la squadra di casa che ha fatto la partita e con lo Spezia che ha concesso veramente poco, forte del vantaggio iniziale. Mourinho era squalificato, sostituito in panchina da Foti che ha schierato il 4-3-3, Con El Shaarawy e Dybala ai lati di Belotti e Zalewski. Inizia subito male per i giallorossi: al ‘6 di gioco un tiro strano di Bourabia, diventa un assist per Nikolaou, che la mette dentro di testa e la partita diventa tutta in salita per la Roma che non solo deve recuperare ma anche vincere per superare la Juve e conquistare un posto in Europa League: spinti dai tifosi che non l’hanno lasciata sola un attimo, cantando tutto il tempo, i giallorossi ci provano ma senza successo fino al 43esimo, quando arriva il meritato pareggio: cross di Zalewky a girare, Bove colpisce di testa e insacca. Inizia il secondo tempo con Foti (novità assoluta) espulso nell’intervallo per insulti al quarto uomo e la Roma che cerca disperatamente il gol: entrano Matic (applauditissimo) e Abraham (per Belotti, che chiude il suo campionato con zero reti), Dybala sfiora il vantaggio con un perfetto slalom in area e dopo 2 minuti, Zurkowski si divora il vantaggio su una ripartenza di Nzola, poi Dybala viene atterrato in area di rigore, ma per Maresca è un normale contrasto di gioco. La partita si accende, i contrasti si fanno più duri, c’è tanto nervosismo in campo, ma all88esimo arriva la svolta: Amian atterra El Shaarawy in area, rigore e doppio giallo del difensore spezzino, con Dybala che insacca il 2-1 dal dischetto. L’Olimpico esplode, una gioia incontenibile, una vittoria meritata che permette ai giallorossi di congedarsi dal loro pubblico con tutta la gratitudine possibile per il commovente e sempre presente sostegno tributato alla squadra. La Roma finisce dunque la sua stagione al sesto posto dopo aver perso ai rigori la finale di Europa League: ora il vero successo sarebbe quello di rivedere Mourinho seduto in panchina (come ha promesso), nella nuova stagione: “Roma ti ama, resta con noi per altri 1000 anni”, recita lo striscione: la vera vittoria di questa squadra è quella di essere guidata da un grande condottiero.
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