di Andrea Pranovi (AG.RF. 18.01.2016) (ore 21,52) (riverflash) – In Campidoglio non c’è più Ignazio Marino; a guidare l’amministrazione capitolina, ora, è il commissario straordinario Tronca. Ma la questione dei rifiuti di Roma continua a tenere banco, come da anni a questa a parte. Il Tar ha recentemente respinto il ricorso presentato dal consorzio privato Colari, che chiedeva l’annullamento della gara indetta da Ama nel 2015 per affidare il trattamento e lo smaltimento di parte dell’immondizia della Capitale. Con quella gara l’azienda municipalizzata ha affidato ad un raggruppamento di imprese, la Elki, il trasporto e lo smaltimento di 160mila tonnellate all’anno di spazzature, che saranno portate in Germania.
Secondo il Colari la gara indetta da Ama avrebbe violato i principi europei in termini di autosufficienza e prossimità e non avrebbe perseguito l’obiettivo di avere un servizio più vantaggioso per l’ente pubblico. Oltre a chiedere l’annullamento del bando al Tar del Lazio, che lo ha respinto, il consorzio aveva anche presentato un’offerta per partecipare al bando, ma era stato escluso per l’assenza di documenti amministrativi essenziali.
L’amministratore delegato di Ama Daniele Fortini ha accolto con soddisfazione la decisione del Tribunale amministrativo: “ottimo risultato. Ama ha appena bandito una nuova gara per conferire le restanti quantità di rifiuti urbani residui della raccolta differenziata. Sottolineo che rispetto a quanto speso fino ad ora Ama e i cittadini di Roma risparmieranno, anche se rammarica il dover trasferire oltre confine una risorsa che però presto, grazie agli eco-distretti, potremo lavorare e valorizzare nell’interesse della città”.
Il 23 dicembre l’Ama ha inoltre pubblicato un altro bando, in scadenza il 15 febbraio, che prevede di affidare attraverso una gara pubblica “il servizio di carico, trasporto e trattamento con recupero energetico” di 450mila tonnellate di rifiuti indifferenziati, ossia la quota ancora oggi gestita dal Colari attraverso gli impianti di trattamento meccanico biologico rimasti in funzione. L’appalto, diviso in quindici lotti, avrà una durata di trentasei mesi. L’importo massimo del contratto è di 107,4 milioni.
Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero, il nuovo bando dovrebbe produrre risparmi, considerando che oggi Colari incasserebbe 143 euro a tonnellata, mentre Ama avrebbe stipulato un accordo con il gruppo tedesco vincitore del primo bando da 138,5 euro (nonostante il trasferimento in Germania).
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