AG.RF 03.09.2014 (ore 21:43)
(riverflash) – Magdalena Grasza, aveva 19 anni. Era nata in Polonia, ma si trovava a Roma ospite della casa della Congregazione della Resurrezione diretta dallo zio, don Andrzej Gieniusz. L’hanno trovata morta a San Sebastianello, dietro piazza di Spagna, deceduta sul colpo cadendo dal cornicione del palazzo perché era uscita dalla finestra della sua stanza. Il suicidio la prima ipotesi, perché era sola e l’autopsia ha rivelato che non aveva fatto uso di droghe. Magdalena, però, non aveva motivo di suicidarsi, buttandosi dalla finestra alle prime luci dell’alba. Era stata ammessa a frequentare architettura nella più prestigiosa università di Berlino, faceva parte di un gruppo di danza vice campione del mondo di modern jazz, a Roma nel corso di italiano aveva passato il secondo livello, grado riconosciuto dall’università come conoscenza delle lingue. Apparentemente le andava tutto bene eppure la sua esistenza è finita a 19 anni. La madre Katarzyna, venuta per l’ultimo saluto, è convinta che non si sia trattato di suicidio e nemmeno di caduta legata all’imprudenza. Per lei Magdalena è andata in estasi e guardando l’alba romana è voluta andare più vicina al sole. Quella notte era felice, faceva piroette.
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