AG.RF.(MP).31.01.2016
“riverflash” – La Roma ci prova… e ci riesce…. e al terzo tentativo, dall’insediamento di Luciano Spalletti sulla panchina giallorossa, coglie la sua prima meritata vittoria, dopo 3 pareggi e una sconfitta. Una vittoria liberatoria dunque, quella di cui i giallorossi avevano proprio bisogno, per tornare a “crederci” e non dimenticare di essere una grande squadra, una di quelle, alle quali, non mancherebbe nulla, ma proprio nulla, per raggiungere obiettivi importanti. E’ finita 3 a 1 contro il Frosinone, che in casa della Roma, ci ha provato in tutti i modi “a tener testa ai giallorossi”, ma ha trovato ieri, sulla sua strada, una squadra diversa, con una convinzione in più, che a tratti le ha permesso di sembrare “quasi” quella del primo anno della “gestione Garcia”…. E così, la liberazione è avvenuta, con l’abbraccio dei giocatori, uniti e compatti a fine partita, davanti agli occhi, “apparentemente, ma solo apparentemente, inespressivi” dl tecnico giallorosso, rimasto immobile in campo ad osservarli: “Quell’abbraccio mi è piaciuto tantissimo ed ha evidenziato il loro sentimento, che è quello di tornare a vincere, come ai bei tempi.. e quella di ieri, è stata una buona occasione, una spinta per provare ad uscire da un periodo buio”. Corsa e sostanza: sono questi gli elementi di cui ha bisogno la Roma in questo momento, secondo Spalletti, per ritrovare la serenità e giallorossi ci hanno provato, mostrando un calcio diverso, più attenti e ordinati in difesa, più incisivi a centro campo e si sono anche rivisti, a tratti, quei passaggi in profondità, che tanto avevano fatto esaltare i tifosi sugli spalti. A proposito: le curve rimangono ancora vuote, ma la novità è che, timidamente, i supporters giallorossi hanno ricominciato ad incoraggiare la loro squadra, specialmente dopo la magia del nuovo acquisto El Shaarawy che, con uno splendido gol di tacco, ha fatto letteralmente “infiammare” lo stadio Olimpico: il pubblico romanista è abituato a vedere dei grandi giocatori, un bel calcio, squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano; molte volte non si accontentano ed è per questo che dobbiamo fare meglio, per dar loro gioie”. La Roma si accende, se prende un gol si abbatte… e poi si riprende…..probabilmente è questo il primo, urgente aspetto da cambiare: ora, serve continuità e convinzione, ma la i giallorossi ci stanno provando “stanno lavorando bene in settimana e in campo, stanno riuscendo a mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti…”. E così, la classifica migliora “perché c’è un modo di ragionare diverso, la nostra è ‘una missione’, più che giocare a calcio, basta metterci la testa giusta…”. Ieri sera, si è rivisto anche Francesco Totti, acclamato e applauditissimo dai presenti (tutti in piedi al suo ingresso in campo) che, nonostante sia alla “soglia” dei 40 anni, ha dato la netta sensazione di poter ancora essere utile alla squadra per condurla alla conquista degli obiettivi prefissati. L’unica nota negativa, sono stati invece, i fischi riservati ad Edin Dzeko alla sua uscita dal campo dopo la sostituzione… “non erano i tifosi della Roma che fischiavano, ma quelli del Frosinone…. E non piace che vengano scritte cose non vere….. “Oggi l’ho tolto perché volevo far giocare Francesco, visto che ci sono partite ravvicinate in settimana: in ogni caso, penso che debba essere servito meglio e di più…”. Sicuramente non il giocatore non sta passando un buon momento, ma se la squadra comincerà a “girare”… ci sarà anche per lui, la possibilità di tornare nuovamente a segnare molti gol… “conditio sine qua non” imprescindibile per un centravanti. Ieri quindi, la “liberazione” è avvenuta, la Roma ha vinto, i giallorossi sono usciti dal campo soddisfatti e Luciano Spalletti ha accennato un sorriso….. Quella di ieri è stata solo una “prova” di vittoria…. Ma la sensazione è che le “prove” siano “destinate” a continuare…..
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