AG.RF. 29.11.2015 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – “Contratto subito”. Recitava così lo striscione portato avanti ieri, in piazza della Repubblica a Roma, dai manifestanti alla testa del corteo: la manifestazione è stata promossa dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil, da Confsal e Gilda. A protestare sono state diverse categorie professionali, dipendenti dei ministeri e degli enti locali, il personale della scuola e della sanità. Erano presenti circa 30mila persone, secondo gli organizzatori.
Il leit motiv dell’evento, sono state le dichiarazioni del ministro Poletti, secondo il quale, “l’ora di lavoro è un parametro superato e in ogni caso non può essere l’unico parametro”, dichiarazione che ha fatto insorgere la leader della Cgil, Susanna Camusso, la quale ha accusato il ministro di non conoscere affatto come è fatto il lavoro e affermando che le condizioni per i lavoratori, stanno peggiorando sempre di più. “Il governo non vuole il rinnovo dei contratti”, ha aggiunto la Camusso e se ciò non verrà fatto in tempi brevi, ci sarà lo sciopero generale.
Ma in piazza ieri, non c’erano solo i lavoratori, c’erano anche i rappresentanti della Fiom e della Fp Cgil, che chiedevano a gran voce il rinnovo del contratto bloccato da 6 anni, un blocco ritenuto incostituzionale e un aumento di 150 euro per restituire almeno in parte i soldi persi in sei anni dai lavoratori, in media 4.800 euro, mentre il governo ha stanziato solo 300 milioni, pari a 5 euro al mese: “solo una mancia”, secondo i sindacati. Per questo ora, secondo quanto sottolineato dalla Camusso, “dipenderà tutto da Renzi” e se non si troverà un accordo, sarà, appunto, sciopero generale.
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