ROMA, MONTAGNE DI RIFIUTI IN STRADA: RAGGI SOTTO ACCUSA

AG.RF.(redazione).22.06.2019

“riverflash” – Degrado capitale. Oltre ai disservizi, le metropolitane ferme, gli autobus che si incendiano un giorno sì e l’altro pure, la Capitale sta vivendo la crisi dell’immondizia: montagne di rifiuti, ingombranti o meno, sono accatastati sui marciapiedi di tutte le zone di Roma, da nord a sud, impedendo nella maggior parte dei casi, anche il passaggio dei pedoni sui marciapiedi. Ci sono ancora mille tonnellate di rifiuti da rimuovere e per molti di questi, non si conosce nemmeno una destinazione finale: il problema poi, diventa doppio, in considerazione del fatto che, le alte temperature registrate a Roma in questi giorni, hanno fatto sì che l’odore intorno ai cassonetti, sia diventato insopportabile oltre che dannoso. In più di un quartiere si sono visti “volontari”, privati cittadini, armati di ramazze per raccogliere la spazzatura intorno ai cassonetti, mano a mano che vengono svuotati, ma tutto ciò non basta perché i cassonetti svuotati, vengono subito riempiti di nuovo e traboccano di rifiuti: insomma, un gatto che si morde la coda e un dramma al quale sembra non esserci soluzione a breve, perché a Roma non ci sono discariche disponibili e gli operatori dell’Ama, devono andare ad agire in provincia. Inoltre, “con questo caldo c’è un rischio sanitario”, ha commentato il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Pierluigi Bartoletti. Ma come si è arrivati a questa situazione? I due impianti di trattamento dei rifiuti privati di Malagrotta hanno annunciato da tempo che in estate avrebbero rallentato l’attività per la manutenzione e così lavorano 500 tonnellate giornaliere in meno. Ama insieme alla Regione ha cercato la disponibilità di altri impianti in giro per il Lazio: solo il 20 per cento dei rifiuti viene trattato in un impianto di Ama, il resto finisce ai privati, in altre province e in altre regioni. Roma non ha una discarica e attualmente si st usando quella di Colleferro, che chiuderà tra 5 mesi.