AG.RF.(redazione).05.02.2017
“riverflash” – Manifesti shock a Roma: sono comparsi a decine sui muri della città, alcuni manifesti contro l’operato di papa Francesco, che viene ritratto con un’espressione accigliata e sotto c’è scritto in tipico dialetto romano: “A France’, hai commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato Cardinali… ma n’do sta la tua misericordia?”. Ovviamente non c’era nessun simboletto o logo di una qualunque associazione che potesse far risalire agli autori di questo luogo e i poster risultano quindi anonimi. E mentre i servizi comunali stanno provvedendo a coprire con la sovrascritta “Affissione abusiva” i numerosi manifesti apparsi in diverse zone di Roma compreso il centro storico, sono al vaglio le registrazioni delle telecamere che inquadrano le strade di Roma nei punti interessati. A indagare in particolare è la Digos che, secondo quanto si è appreso, si starebbe concentrando sugli ambienti conservatori contrari alle scelte di Bergoglio. Un episodio del genere non si era mai verificato nella storia dei papi; sembra però che il Pontefice abbia reagito alla notizia, con “serenità e distacco”. E mentre egli prosegue nel suo “lavoro”, Padre Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica e grande amico di papa Francesco, è intervenuto, condannando l’attacco al Pontefice. “Noto che c’è un incremento degli attacchi al Pontefice su vari livelli perché ora si arriva a toccare l’immagine fisica del Papa facendo leva sulla gente con un gergo finto popolare che di popolare non ha nulla. La volgarità dei mezzi utilizzati indica la disperazione di questa minoranza ristretta che fa molto rumore e che fa ricorso a strategie del tutto infantili che lasciano il tempo che trovano, ma la popolarità del Papa resta a livelli altissimi e questi nuovi attacchi non gli toglieranno la serenità”. Si presuppone che ad attaccare papa Francesco, siano stati un gruppo di conservatori, nello specifico, i Francescani dell’Immacolata, appartenenti all’Ordine di Malta, un gruppo di ‘cardinali ignorati’ che avevano scritto una lettera al Papa nella quale chiedevano chiarimenti sull’ ‘Amoris Laetitia’, ndr) e potrebbero essere stati loro di mandanti di questo atto, Si tratta di tentativi di gruppi che sembrano avere buoni finanziamenti. “Registro la volgarità dei mezzi utilizzati che cercano di fare leva su un finto popolare (‘A Francè, ma ‘ndo sta la tua misericordia?’, ndr). Sfido poi a chiedere alla gente se sono al corrente delle questioni trattate” sui manifesti. “Si tratta di un nuovo pezzo della strategia di attacco che non intaccherà né la serenità né la popolarità del Papa”, ribadisce il gesuita. Secondo il direttore di Civiltà Cattolica, questi attacchi “sono indice dell’incisività delle azioni portate avanti da Francesco sia a livello interno che a livello geopolitico. Il Papa è sempre stato sereno, è abituato a ricevere attacchi, a volte anche calunnie ma tutti questi attacchi si risolveranno in un aumento della sua popolarità, che è a livelli altissimi”.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..