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ROMA, LABORATORI DI ANALISI IN ALLARME: CON IL RIORDINO 200MILA POSTI A RISCHIO

laboratorianalisi

AG.RF.(MP).15.05.2014

“riverflash” – Rischio riordino e accorpamento per 350 laboratori di analisi cliniche, con il conseguente licenziamento di 2mila dipendenti. E’ stato questo l’oggetto del dibattito che si è svolto ieri, presso l’Auditorium Via Rieti dai laboratori laziali aderenti a Ursap-Federlazio e S.Na.Bi.L.P-Federbiologi. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti dei centri hanno lanciato un appello al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, perchè il riordino potrebbe comportare  gravi conseguenze sia dal punto di vista economico per la regione Lazio (circa 2000 licenziamenti) sia per l’impatto che questa operazione avrà sui cittadini, i quali perderanno il loro laboratorio di riferimento. Da Ursap-Federlazio, Claudia Tulimiero Melis, presidente dell’associazione, arriva una proposta: “trasformare queste strutture in Case della Salute H12 o H24. Ci siamo rivolti a Beatrice Lorenzin, perché, nonostante le nostre proteste, sia al tavolo di concertazione sia agli Stati generali dei laboratori dello scorso 10 aprile, la Regione Lazio prosegue nella sua intenzione di attuare il progetto dì accentramento analitico già previsto dai piani operativi. Confidiamo nell’attuale Ministro della Salute per il mantenimento dei laboratori analisi e il rafforzamento delle strutture di Medicina Specialistica accreditata sul territorio in presenza di una popolazione che invecchia sempre di più e che ha bisogno di un punto di riferimento sotto casa”. Per Ermanno Calcatelli, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, “questo incontro è stato utile per far sì che il ministero renda più evidenti tutti i disagi che la categoria sta attualmente vivendo, perché i problemi che scaturiscono dall’aggregazione dei centri non riguardano solo il Lazio ma molte regioni, soprattutto del centro sud. Aggregazione significa perdita dei posti di lavoro che, in questo periodo, vanno invece tutelati e salvaguardati e non è tutto perché l’aggregazione comporta anche il passaggio dai professionisti alle imprese, con conseguente scomparsa della dignità e dell’etica professionale. Come ordine siamo qui per garantire la tutela della professione”. Calcatelli ha riconosciuto al Ministero, “il merito di aver prestato molta attenzione alle nostre richieste, siamo in attesa della convocazione dei tavolo tecnici e speriamo che, anche con le sentenze attese per fine anno, arrivino degli input che aiutino il ministero a capire e risolvere questa matassa che si sta ingarbugliando sempre di più”.

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