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ROMA, LA GIORNATA STORICA DI MATTEO SALVINI CHE RIEMPIE PIAZZA DEL POPOLO PER LA KERMESSE DELLA LEGA – “L’ITALIA RIALZA LA TESTA”

AG.RF.(redazione).09.12.2018

“riverflash” – “L’Italia rialza la testa”. E’ questo lo slogan con cui Matteo Salvini si è presentato ieri sul palco a Piazza del Popolo, accompagnato dalle note della Turandot di Puccini ‘Vincerò’, (con la mano sul cuore), mentre dalla piazza si accendono fumogeni tricolori. Si è parlato di 80mila persone, la piazza era stracolma “nemmeno il Papa riesce a radunare tanta gente”, si legge in un post su twitter.  Il discorso del vicepremier (senza felpa della polizia questa volta)  e leader della Lega, inizia subito, con una promessa: ‘Non farò mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio. Questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sarà giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papà”, assicurando quindi, adozioni più veloci e meno costose, “un dovere per un governo che vuole rispettare la sua gente”. Il leader della Lega, ha anche chiesto un mandato “per andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno: qualcuno ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull’equità. Se l’Europa è quella che si ferma allo spread, alla finanza, agli zerovirgola, è un’Europa destinata a fallire. Serve un’Europa che ritorni a lavorare, per la dignità dei cittadini”. E ancora: “In Europa “c’è bisogno di anima e identità che qualcuno ha perso in nome della globalizzazione. Ogni tanto ci richiamano ad essere rispettosi delle regole e dei trattati internazionali. Sotto questo sole tanto caldo ma anche tanto freddo per quanto accaduto stanotte nelle Marche, serve una nuova Ue fondata sul rispetto, il lavoro e il progresso. Come è possibile garantire quello che c’è scritto nei trattati sulla piena occupazione e la crescita sostenibile? Guardate alla crisi economica che anche la potentissima Germania sta cominciando a vivere, pensate ai gilet gialli. La violenza non è e non sarà mai giustificata ma chi semina povertà e falsa speranza raccoglie protesta”. Il vicepremier e ministro dell’Interno,  ha poi aggiunto che “non servono nuove leggi, ma occorre piuttosto, rispettare quelle che ci sono. In questo Paese chi sbaglia paga, da nord a sud, senza distinzioni”. E non è mancata la stoccatina ai poteri forti: “se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai”. Dedico a Roma e agli italiani perbene le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica: “. per certa gente in Italia non c’è posto. #lamafiamifaschifo”. “Se marceremo uniti e compatti nessuno ci potrà fermare”. Tutto ciò, mentre in piazza sventolavano le bandiere della Lega, gli striscioni tricolori e quelli con su scritto: “Sei mesi di buonsenso al governo”, “Prima gli italiani” e spiccava un’asta su cui erano affiancate una bandiera della Lega e una giallorossa della As Roma. La kermesse si è poi conclusa con “grazie di essere venuti: vi voglio bene”.

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