A ROMA IL POSTINO NON SUONA MAI, QUINTALI DI POSTA TROVATI IN UN FURGONE

di Renato Marino (AG.RF 21.05.2014) ore 11:54

(riverflash) – A Roma una lettera può impiegare oltre una settimana per compiere 500 metri, distanza tra il mittente e il destinatario. Con la privatizzazione del 49% di Poste Italiane i dipendenti temono di perdere il posto di lavoro, è scesa la fiducia nel futuro. Ne fanno le spese, così, gli utenti, che hanno speso soldi e tempo per affrancare e spedire la lettera in questione. Facendo il verso a un film cult di Hollywood, a Roma il postino non suona mai due volte, ma è un miracolo se suona 1 volta ogni giorno.

A volte succede che il postino non suoni più e la corrispondenza non arrivi mai. Un postino in servizio presso Roma Ostiense è stato scoperto la scorsa notte dai carabinieri con un furgone pieno di missive non recapitate, si tratta di quintali di lettere. L’uomo, un romano di 42 anni, è stato denunciato a piede libero con l’accusa di peculato, violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza.

Il postino è stato beccato in un normale posto di blocco dei militari in piazza di Porta Maggiore, all’angolo di via Statilia: era alla guida di un furgone di sua proprietà. I carabinieri, probabilmente insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno eseguito un controllo trovando nel vano del mezzo una marea di lettere, quasi un migliaio. Come mai tutta quella corrispondenza postale non consegnata? E come mai si trovava nel furgone privato dell’uomo? Nonostante l’ora tarda il postino, a quel punto davvero agitato, ha provato a spiegare che si trattava di posta arretrata che stava appunto provvedendo a recapitare. I carabinieri di Piazza Dante hanno quindi controllato meglio la corrispondenza trovando lettere risalenti addirittura al 2012 che l’uomo non aveva mai consegnato. In tutto nel furgone c’erano 836 plichi tra posta ordinaria e raccomandate, oltre a qualcosa come mille quotidiani e duemila riviste in abbonamento.

Tutta la corrispondenza è stata portata stamattina al direttore dell’ufficio postale che così è venuto a conoscenza della denuncia scattata per il suo postino.