AG.RF.(redazione).06.06.2018
“riverflash” – Era dal 1978 che non accadeva: al Roland Garros di Parigi, Marco Cecchinato, ha compiuto ieri una storica impresa, battendo Novak Djokovic, in 4 set ((6-3, 7-6, 1-6, 7-6) e volando in semifinale, dopo un match da brivido, durato 3 ore e 26 minuti: ora in semifinale l’aspetta l’austriaco Thiem. Ci sono voluti 40 anni per arrivare a questo risultato, l’ultimo in ordine cronologico, è stato Corrado Barazzutti che si è dovuto arrendere di fronte al “campione” Bjorn Borg. Cecchinato era partito subito bene: nel quarto gioco del primo set ha conquistato il primo break decisivo e si è arrivati così al 5-2, con Djokovic che, preoccupato, chiede l’intervento del fisioterapista per un massaggio al collo, prima di servire e arrivare al 5-3. Ma il giovane palermitano, chiude il set per 6 a 3, in 35 minuti. Dopo un intervallo di tre minuti per consentire un altro massaggio al collo per il serbo, si ricomincia con Cecchinato che continua a spingere conquistando subito un break e punto dopo punto, si arriva fino al tiebreak: Cecchinato annulla ben tre set point e si porta a casa anche secondo set. La partita sembrava allora finita, ma a quel punto, Djokovic ritrova il miglior se stesso e in 29′ si aggiudica il parziale: dopo l’1-1 iniziale il serbo si aggiudica otto game di fila, chiudendo 6-1 il terzo set. e portandosi poi sul 3-0 nel quarto, con il servizio dalla sua, ma nella logica di non dire mai “gatto se non ce l’hai nel sacco”, Cecchinato ritrova il suo momento migliore e si va al contro-break e via verso il 5-5. Servizio per Djokovic. Si arriva al 30-40, palla break per Cecchinato: il serbo sbaglia la prima ma mette la seconda e dopo uno scambio lunghissimo il rovescio dell’azzurro finisce in rete. Nole si porta sul 6-5. Cecchinato difende il servizio ed è ancora tiebreak, con grande emozione in campo. Djokovic poi, a servizio, sbaglia un rovescio, l’azzurro difende i suoi due servizi ed è 3-0. L’allungo c’è ma la replica è degna del campione: Djokovic fa punto sui suoi due servizi (3-2) e dopo scambi spettacolari si materializza la prima palla match per Cecchinato: il serbo va al servizio e annulla il punto decisivo del siciliano con una stop-volley di rovescio da campione (6-6), poi recupera su una palla corta e con una volée conquista il suo set point. Anche questo, però, annullato (7-7). Si arriva così sul nuovo punto partita per il serbo che però sbaglia un diritto facile facile spedendo alle stelle (9-9). Diritto controtempo dell’azzurro ed è match point Cecchinato: nulla da fare ancora. Parità. Avanti così, allora. Diritto facile sbagliato dal serbo ed è nuovo match point (11-10): Cecchinato però sbaglia di rovescio (11-11). Tie-break infinito. Ancora un diritto sbagliato ed è nuovamente match point per Cecchinato: stavolta il rovescio finisce all’incrocio delle linee: 13-11, è semifinale. Cecchinato, sfinito, si lascia andare ad un pianto liberatorio, sdraiato per terra nel campo, ed è storia; questo risultato (e siamo “solo” alla semifinale), lo pone ai primi 30 posti della classifica.
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