RISPETTO DELLE DIFFERENZE: al di là del Bene e del Male

di Francesco Angellotti (AG.RF 17.07.2015) ore 17:03

 (riverflash) – Incontrando una donna che trascorreva un periodo intenso e problematico, mi sono rivolto con tutto l’affetto e la mia seppur limitata umanità verso lo spirito di questa bella e giovin signora, che m’è sembrato un caso non facile, ma abbastanza scandito nell’analisi che ho potuto trarre, per quanto improvvisata.

   Ho anche dato una veste importante alla sua amica, alla quale si era rivolta, in quanto l’ho definita con caratteristiche molto decise, ma necessarie in certi casi come questo.

   Sono rimasto sconvolto, perché il risultato del mio istintivo Bene, e della mia Propensione sorta solo dall’impulso affettuoso, ha avuto il risultato opposto a quello che credevo potesse risultare.

   Non avrei mai voluto creare complicazioni ulteriori, ma il contrario; invece il modo che potevo svolgere per portare affetto, una base solida, una sicurezza nei riguardi della propria personalità, hanno costituito un grave problema per questa signora, che trova rivoltate le carte con le quali giocava.

   Sono rimasto allibito, non potevo che chiedere scusa. Ma possibile aver rivoltato il senso, di quanto credevo di porgere ad un’anima che ha destato il mio affetto, in poche ore?

   Ci ho molto riflettuto, ma certi gesti non si possono interpretare diversamente da quel che sono; allora, possibile che ho suscitato il risultato opposto a quello verso il quale mi ero lanciato?

   Io, nel ragionamento che ritengo un passaggio essenziale in ogni circostanza, penso che mai è il caso di cercare la Realtà attraverso giri mentali contorti ed astrusi, casomai rifacendosi a Grandi Pensatori che hanno trovato la forma più idonea per complicare i Dati su cui sviluppare la vita; e su questi Pensatori si è complicata l’esistenza, che dovrebbe avere Naturale e Facile Sviluppo.

   Però la ragione di questa contraddizione non sono riuscito a capirla: né con ragionamenti elementari, né cercando complicate soluzioni nell’ambito del personale.

   Certe cose, come possono essere così interpretate?

   Che cretino! Bastava pensare al motivo più facile. Forse per questo non l’avevo supposto, mi sembrava troppo facile. E, ora che mi è chiaro, mi sembra che non poteva essere altrimenti, e lo stolto sono Io.

   Bisogna essere convinti, e teoricamente già sapevo, che tanti e diversi atteggiamenti, non hanno sempre simile effetto; nel senso che sono interpretati e assorbiti da diverso ambiente e contesto, quindi il loro risultato è per forza diverso.

   Se viene eseguito il Bene, non è detto che lo sia in tutte le Situazione e per sempre, dato che può presentare forma contrastante al punto di partenza.

   Quindi, l’Assoluto del Bene o del Male non esiste; anche se lascerei perdere Nietche, simpatico quanto travisato filosofo dell’’800.

   Le situazioni che immagino io, sono completamente avulse da condizionamenti delle quali io ho sempre sorriso. Eppure, in certi ambienti ed in certi contesti, certe effimere realtà, degne di essere degradate o, al massimo, derise, devono essere considerate ed hanno la loro influenza.

   A torto o a ragione, anche queste sono due definizioni che non esistono. Per me la Ragione è una, per altri, che vivono realtà diverse ed in diversi ambienti, altra è la linea verso una corretta Essenza.

   Questo non vuol dire che io ho sbagliato; ma neanche che chi ha accolto il mio gesto d’ Affetto lo abbia fatto interpretando conerrore. Sta tutto nella forma di rispetto che bisogna, prima di tutto Capire, per poter assumere.

   Con questo, convinto di non aver sbagliato ma di aver donato solo affetto ad una giovine e graziosa signora, ammetto di non aver avuto debita comprensione in ambienti e situazioni al di fuori della mia Realtà.

   Tutto questo, pensando all’Europa. Come vogliamo creare una Forza Univoca se si vuole imporre  solo 1 sistema ed 1 logica, che tra l’altro già si sono rilevate perdenti? E ci fosse davanti il signore in carrozzella glielo direi in faccia.

   Altro conto è in America, intesi come Stati Uniti. Là non hanno tanto retroterra, tanta tradizione e tanto bagaglio popolare; la Cultura l’hanno comprata e non generata. Vanno sulla Luna, fantastiche le riprese da Giove ultimamente registrate, per l’Evoluzione sul nostro piccolo Pianeta.

   Ma l’America è un paese che si può anche sentire Unito, sempre parlando degli USA.

   Noi in Europa siamo molto più piccoli, ma talmente radicata è la nostra Cultura, che si sono create molteplici diversità, tutte degne d’essere rispettate.

   Anche se qualcuno non lo capisce!