11 Lug 2014
RISO ITALIANO SEMPRE PIU’ AMARO: SUL MERCATO QUELLO CAMBOGIANO SENZA DAZIO
di Damiano D’Amico – AG.RF 11.07.2014 (ore 10:22)
(riverflash) – Il governo italiano a guida Matteo Renzi ha abolito il dazio sul riso cambogiano e da quello proveniente dell’estremo oriente. Il timore è che possa ripetersi la vicenda delle arance marocchine, che hanno soppiantato sui nostri mercati quello prodotte in Sicilia e Calabria. L’agricoltura italiana rischia un altro duro colpo alla sua già difficile sopravvivenza e potrebbe scomparire se il governo si preoccupa soprattutto di accordi demagogici, fregandosene dei nostri coltivatori. Del resto Renzi fa rima con demagogia.
Il Piemonte, primo produttore di ottimo riso italiano, sta protestando ma rieniamo improbabile che il governo, dopo aver liberalizzato il riso cambogiano, faccia marcia indietro.
I cittadini possono fare molto al riguardo, comprando prodotti della terra italiani per aiutare la nostra agricoltura. Oltre a questo importante obiettivo, il consumatore è a totale conoscenza della filiera del prodotto, da dove viene e come è stato coltivato. Ricordiamo che in estremo oriente vengono adoperati con frequenza prodotti chimici vietati in Italia, per proteggere le piante da insetti e malattie, oltre che aiutarne la crescita.
La chimica è nemica di “Slow Food”, il modo di mangiare sano con prodotti a chilometraggio zero o quasi. Dando per scontato che questo governo continuerà a svendere il nostro patrimonio agricolo, l’unica alternativa per salvarlo è comprare italiano.