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RISCHIO CHIUSURA PER VILLA MARAINI: PROTESTANO OPERATORI E ASSISTITI

protesta marainidi Simona Boenzi (AG.RF 02.10.2014) ore 21:58

(riverflash) – “Siamo costretti a pagare il metadone di tasca nostra, anche il pasto quotidiano. Molti di noi che vengono qui sono attaccati all’ultimo filo che ci tiene aggrappati alla vita. Se la struttura dovesse chiudere, la Regione avrà sulla coscienza la vita di molti tossicodipendenti”. A parlare è Marco ( nome di fantasia ) che stamattina, mascherina sul volto e striscioni alla mano, ha incontrato alle 10,30 a Casal Bernocchi, davanti la sede della Asl, altri che, come lui, seguono un piano terapeutico diurno per la disintossicazione da sostanze, compreso di assunzione giornaliera del metadone.

Insieme a Marco, gli ottanta operatori che rischiano di essere licenziati dalla struttura, la più grande in tutta la capitale che, oltre al servizio terapeutico a circa 300 utenti, offre ospitalità temporanea, unità di strada organizzate per la rianimazione da overdose, collocate nei punti ad alta densità di spaccio e consumo di droga nella capitale. Villa Maraini possiede inoltre due centri di accoglienza notturna, programmi specifici per tossicodipendenti detenuti (in carcere o agli arresti domiciliari presso la struttura), un gruppo di assistenza familiare e una cooperativa di lavoro. Dopo oltre 35 anni di attività, Villa Maraini è l’unico centro antidroga a Roma aperto 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. Il centro è stato autorizzato all’erogazione del metadone dal 1997. Nel corso del solo 2011 il centro ne ha somministrate 90.117 dosi; 1.065 somministrazioni di metadone sono state effettuate dal servizio di emergenza di Villa Maraini all’esterno della struttura: presso caserme dei Carabinieri (373), sedi della Polizia di Stato o locale (188), tribunali (479), domicilio (1) e perfino ospedali (24). Per ciascuna somministrazione di metadone la Regione Lazio corrispondeva a Villa Maraini la somma di 5,28 euro, comprensiva del costo del farmaco, secondo una delibera che veniva rinnovata ogni anno.

L’ultima delibera della Regione Lazio è scaduta però il 31 dicembre 2011 e non è stata ancora rinnovata. Da allora la struttura ha continuato a somministrare quotidianamente tra 250 e 300 dosi di metadone a proprie spese, anticipando anche i costi del farmaco, senza ricevere rimborsi. La Regione Lazio ha ignorato alcuni disposizioni di legge contenute nella normativa nazionale antidroga di cui al testo unico 309 del 1990 recentemente reiterata, pregiudicando così ogni azione di aiuto e tutela dei tossicodipendenti.
“Noi riponiamo piena fiducia nell’operato di Villa Maraini – spiega Marco – è l’unico centro aperto 24 ore su 24 per la distribuzione del metadone. Tutti gli altri sert chiudono i fine settimana e hanno orari “scolastici”. La nostra vita è aggrappata alle braccia forti di villa Maraini”, non spezzatele”.
“Se un tossicodipendente bussa alla porta della struttura – dice il fondatore Massimo Barra – vuol dire che è deciso a recuperarsi. La Regione dovrebbe mettergli il tappeto rosso. Se avessero stanziato la cifra destinata al canile – seguita – avremmo già risolto il nostro problema. Non ho nulla contro i cani ma il recupero dalla dipendenza è importante, nessuno lo dimentichi. Mai”.

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