6 Mar 2014
RIMBORSI PER 3,4 MILIONI ALLA REGIONE LOMBARDIA: INDAGATE 65 PERSONE
AG.RF 06.03.2014 (ore 12:35)
(riverflash) – In Lombardia si sono spesi 3,4 milioni di euro per rimborsi a consiglieri e assessori. Denaro pubblico speso per colazioni succulente al bar, salumi da portare a casa, ma anche banchetti di nozze, tv al plasma e frigoriferi. Probabile che i soldi delle tasse lombarde non siano finiti nelle tasche dei politici di stanza nella capitale, ma in quelle dei politici locali. Con soddisfazione degli elettori perché oggi la Regione più ricca d’Italia è governata dalla stessa maggioranza. Il governatore non è più Roberto Formigoni, ma il leghista Roberto Maroni, ex-ministro degli Interni. Eppure tra gli indagati c’è Renzo Bossi, detto «Il Trota», figlio di Umberto fondatore della Lega. Lui spendeva così i soldi pubblici: caramelle, patatine Fonzies, focacce, sigarette spazzolini, I – Pad: c’è un po’ di tutto nella “lista della spesa” da 15.757,21 euro di Bossi junior. Ha speso di più Nicole Minetti, frequentatrice dei bunga-bunga di Berlusconi, che ha chiesto rimborsi per 19.651 euro. Evidentemente il patron di Mediaset e leader del suo partito, il defunto Popolo della Libertà, non era generoso nei suoi confronti e la Minetti, per compensare, pagava ristoranti giapponesi con i soldi delle tasse lombarde. A Luca Gaffuri, ex capogruppo del Pd al Pirellone, è contestata l’appropriazione di 10.360 euro per cene, pranzi, un soggiorno a Sondrio, bottiglie di vino. C’era trasversalità tra i partiti nell’appropriarsi del denaro pubblico, quasi ad anticipare le larghe intese dei governi Letta e Renzi.
Ieri, 5 marzo, la Procura di Milano ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini. Figurano nel registro degli indagati 55 ex consiglieri regionali lombardi, 9 ex assessori e un collaboratore accusati di peculato.