25 Giu 2013
RIFLESSIONI DALLA CINA
(riverflash) – Sono appena tornato da un interessante viaggio di lavoro in Cina, che mi ha aperto gli occhi sulla enorme differenza fra la loro situazione politico-economica e la nostra. Il motivo del viaggio era quello di fare contratti per una cessione di tecnologia: fra un anno e mezzo si apriranno i loro cieli all’aviazione leggera da diporto e vogliono essere pronti con un’offerta di piccoli aerei in grado di volare in sicurezza al di sotto dei 1000 metri di quota. Qualcuno dirà: cosi insegniamo loro a fare tutto e noi non faremo più nulla: giusto, ma che altro possiamo fare? Ormai non facciamo comunque più nulla: fanno già quasi tutto loro e la nostra unica possibilità per sopravvivere è quella di vendere know-how. Il nostro mercato interno è fermo, così quello europeo, per cui o ci muoviamo con l’estremo oriente o moriamo subito. Anche con gli Stati Uniti non possiamo fare nulla: il loro costo del lavoro è inferiore al nostro e a loro gli aerei che si fanno là bastano e avanzano. Comunque, per tornare al nostro ragionamento, ecco la sostanziale differenza fra noi e loro: loro non hanno né sindacati né elezioni.
Cominciamo con la mancanza del sindacato: cosa comporta? Che gli operai non sono “tutelati” come si dice da noi ma ai cinesi, cosa importa? In fondo lavorano tutti, c’è lavoro per tutti, le paghe sono basse, ma anche il costo della vita è basso. Quasi tutti si stanno comperando case nuove con mutui, ampiamente concessi dalle banche e lo sviluppo continua alla grande, senza bisogno del sindacato. In fondo, pensandoci bene, cosa sta combinando il sindacato da noi? Sta proteggendo quei pochi che hanno il lavoro e che presto lo perderanno per via della chiusura delle loro fabbriche, e ai disoccupati, chi ci pensa? Fra poco saranno molti di più degli occupati: non sarebbe meglio liberalizzare il lavoro, anche pagando meno i lavoratori, ma lavorando tutti? Come pensano di risolvere la situazione di crisi i nostri politici che continuano a parlare di lavoro ed agevolazioni per chi assume, ma poi non dicono che comunque, a queste condizioni, non si può assumere perché poi il lavoro non c’è per via dei costi di produzione troppo alti e che quindi non si trova nessuno disposto a comperare a questi prezzi? Per mantenere i diritti acquisiti degli operai che hanno il posto si nega il lavoro ai giovani ed a chi il posto non ce l’ha. Questo comporta la continua chiusura dei nostri stabilimenti e l’aumento esponenziale della nostra disoccupazione. Per cui, per chiarire il concetto senza mezze frasi ipocrite: forse oggi, per risolvere il problema del lavoro in Italia, bisognerebbe eliminare i sindacati e parte dei diritti acquisiti fino ad oggi: in tal modo si lavorerebbe in tanti anche se guadagnando meno. L’assenza del sindacato in Cina ed il loro sviluppo dimostra che questa via è perseguibile.
Ed ora parliamo delle elezioni, che loro ovviamente non hanno. Quando ho chiesto loro se ne sentissero la mancanza, mi hanno guardato come un marziano: se uno non ha mai mangiato il tofu, come fa a sentirne la mancanza? Sono molto orgogliosi del fatto che si stanno sviluppando, ho parlato con ragazze di 20 anni, impiegate da meno di un anno, con la loro auto: facevano le interpreti cinese – inglese (anche se è stato estremamente difficile capire la loro pronuncia). Mi hanno portato la sera a fare un giro per il loro quartiere popolare: decente, pulito, pieno di vita e di bancarelle che vendevano di tutto, senza IVA, senza ricevute e soprattutto senza burocrazia: tutti in Cina oggi possono aprire un’attività commerciale in assoluta libertà. Con queste premesse, che bisogno hanno delle elezioni? Tutto gira, l’economia avanza, tutti lavorano, e noi che ce le abbiamo, le elezioni, come stiamo oggi? Abbiamo votato lo scorso febbraio, cosa è cambiato? Prima avevamo per presidente Napolitano e Monti presidente del consiglio appoggiato da PD e PDL. Poi, siccome eravamo tutti scontenti, abbiamo anticipato le elezioni ed ora cosa ci ritroviamo? Napolitano presidente e Letta presidente del consiglio, appoggiato da PD e PDL. Mi pare che, a parte il cambio Monti-Letta, nonostante le elezioni di noi scontenti, non sia cambiato assolutamente nulla.
Per tornare alla Cina, sono stato in una cittadina del sud: Liuzhou, del Guanxi. Loro mi hanno detto che la loro città è piccola perché ha solo 3 milioni di abitanti. Il bello è che tutti gli scooter sono elettrici, per cui non inquinano e non fanno rumore. Nelle fabbriche i datori di lavoro mettono a disposizione parcheggi coperti con le prese per la ricarica gratuita delle batterie, senza che lo abbia richiesto il sindacato….
In una fabbrica in cui si costruiscono 5000 paraurti per auto al giorno ho visto un grande edificio in costruzione che, chiaramente non sembrava potersi dedicare ad attività produttive: il padrone mi ha detto che era destinato alla mensa, alla palestra ed all’asilo nido. Anche questo senza bisogno del sindacato…
AG.RF. (CP) 25.06.2013