AG.RF.(Maura Peripoli).24.08.2016
“riverflash” – Riecco la solita Roma, quella che conosci ma speri sempre sia “cambiata” con la nuova stagione e il nuovo allenatore, quella che ti delude spegnendo tutte le speranze, quella che perde malamente in campo europeo, quella che si mette in condizione di essere additata, presa in giro e giudicata negativamente dagli avversari. Insomma, un disastro: la partita di ritorno con il Porto (con il quale i giallorossi avevano pareggiato per 1 a 1 in trasferta, bastava quindi lo zero a zero per passare il turno…), ha perso in casa per 3 a 0, dopo ben 2 espulsioni con rosso diretto (senza preventiva ammonizione) ed è stata quindi eliminata dalla Champions League. Tutto ciò accade ad inizio campionato, dopo che la sfida era stata preparata e studiata da mesi. La Roma ha iniziato subito male, incassando un gol già nel primo quarto d’ora e alla serata che si annunciava immediatamente in salita, si è aggiunta subito, l’espulsione di De Rossi (un campione non può perdere la testa in quel modo….), che ha complicato non poco i piani della squadra, alla quale, come se non bastasse, si è aggiunta quella di Emerson. E così, in 9 contro 11, è andato in scena il disastro, che ha portato i giallorossi ad uscire in malo modo, dalla competizione. “E’ un risultato duro da digerire, questa partita ci spezza in due”, ha dichiarato uno sconsolato Spalletti a fine partita, “serviva più calma”, ha aggiunto. E’ già, oltre alla calma, servivano anche più grinta e carattere e soprattutto quella mentalità vincente che la squadra ha dimostrato di non avere. Ora dunque, oltre ad aver perso una partita importante, sarà fondamentale riportare serenità e ordine , nello spogliatoio, perché risultati così, ti spezzano le gambe e ti fanno crollare psicologicamente. Peggio di così, nella serata di ieri, era veramente impossibile fare: l’approccio alla partita è stato totalmente sbagliato, la gestione della palla inesistente e i giallorossi sembravano non essere “pervenuti” in campo. Anche le due ingenuità compiute dai due giocatori espulsi, sono la testimonianza che c’è ancora molto da lavorare, che la Roma non ha ancora la testa “giusta”, per competere con le grandi: l’unica cosa da fare ora, dopo la figuraccia europea, è quella di cercare di rimettere insieme i pezzi e ripartire… Non sarà sicuramente facile, così come non sarà facile riconquistare l’affetto dei tifosi che sembravano di nuovo pieni di entusiasmo verso la propria squadra e “auspicavano” finalmente, un’inversione di rotta… ma l’inversione non c’è stata e i giallorossi sono sembrati addirittura “involuti”, rispetto alle cose buone che avevano fatto nell’ultima parte della scorsa stagione: il piazzamento in campionato che aveva poi portato ai preliminari di Champions, era stato volutamente cercato, inseguito e ottenuto….. ma subito vanificato…. Ed è tornata così, “la solita” Roma, quella fin troppo conosciuta…. che ora dovrà faticare non poco, insieme al suo allenatore, per ritrovare la giusta concentrazione e lo stato psicologico “adatto” per il prosieguo del campionato… che è solo all’inizio….
Categoria: Calcio | Tag: "riverflash RF", approccio alla partita, aspetto psicologico, carattere, De Rossi, eliminazione, Emerson, grinta, preliminari champions, solita roma, Spalletti, squadra in 10
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..