AG.RF.(MP).24.01.2015
“riverflash” – Alla fine ce l’ha fatta Renzi a convincere la Merkel. E’ questo l’epilogo dell’incontro tra i due, avvenuto a Firenze, la cancelliera crede alle parole del Premier che ha sottolineato come le riforme siano ormai a portata di mano e il segnale positivo, arrivato dalla Bce, ha fatto il resto: ora dunque non resta che accelerare per mantenere la “promozione a pieni voti”, ottenuta appunto dalla Merkel: “ ho apprezzato il percorso ambizioso del presidente del Consiglio e le sue parole”. Fiducia piena quindi dalla Germania, verso l’Italia “e ora le aziende tedesche, si sentono pronte ad investire nel Paese”. Renzi ha ringraziato e prontamente risposto che non si fermerà, nonostante i “nodi” da sciogliere all’interno del suo partito e approfitta per lanciare un messaggio al “suo” Pd: “Per tutto il 2015, non guarderò ai sondaggi e andrò dritto agli obiettivi che, entro alcuni mesi o settimane, verranno completati”. A coronamento di tutto ciò, c’è la decisione “storica” della Bce, annunciata da Mario Draghi, in merito al Quantitative Easing (QE, “alleggerimento quantitativo”), all’acquisto di titoli di stato e di altro tipo dalle banche per immettere nuovo denaro nell’economia europea, incentivando i prestiti bancari verso le imprese e facendo crescere l’inflazione (oggi pericolosamente bassa, verso il 2 per cento). Il tutto si tradurrà in un acquisto mensile di titoli di stato pari a 60 miliardi di euro fino alla fine di settembre 2016. La decisione è stata pienamente approvata dal segretario confederale della Cgil, Danilo Barbi, che ha così commentato: “Finalmente la Bce si è decisa ad intervenire veramente con l’unico strumento che può garantire una certa efficacia contro la stretta recessiva e deflattiva che sta soffocando l’eurozona, d’altronde tutto ciò conferma gli errori della politica economica europea e della stessa Bce compiuti fino ad oggi: l’economia dell’eurozona infatti, è stata bloccata fino ad oggi, nonostante le false promesse dell’austerità espansiva. L’errore è sempre stato quello di sottovalutare la natura strutturale di questa crisi, rifiutandosi di programmare una vera politica espansiva”. Alla luce di questi fatti, una nuova consapevolezza regna in Italia: le riforme si faranno in fretta “voglio mettere il turbo”, ha annunciato Renzi, “dobbiamo farlo assolutamente nell’interesse dei nostri figli”. Accanto a lui, mentre dichiarava le sue intenzioni, la Merkel, convinta le “buone intenzioni” verranno presto tradotte in realtà senza alibi. La sintonia e la stima tra i due leader aiuteranno sicuramente il difficile percorso che a questo punto…. Non può che tradursi in realtà….
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