AG.RF.(redazione).11.11.2015
“riverflash” – La Procura di Roma ha avviato delle indagini a carico del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che subito ha dichiarato la sua totale estraneità ai fatti, annunciando una conferenza stampa chiarificatrice per questa mattina. La Procura di Roma dunque, sta indagando per l’ipotesi di corruzione in atti giudiziari su Anna Scognamiglio, uno dei giudici del Tribunale civile di Napoli che, lo scorso 22 luglio, confermando una precedente decisione del giudice, ha accolto il ricorso di De Luca, contro la sospensione dall’incarico di Governatore. Nella stessa inchiesta è indagato, per l’ipotesi di reato di induzione alla corruzione, il capo della segreteria di De Luca, Nello Mastursi, che si è subito dimesso dall’incarico. Il Governatore inoltre, ci ha tenuto a precisare di non sapere di cosa si stia parlando e di aver già incaricato il suo avvocato per essere ascoltato e chiarire la vicenda. L’iscrizione di De Luca nel registro degli indagati può essere stata fatta senza che il Governatore ne sia al momento a conoscenza. Ma non sarebbe il solo, perché nell’inchiesta, sarebbero coinvolti anche il marito del giudice Scognamiglio, Guglielmo Manna, in relazione a una sua richiesta di passaggio da un’Asl ad un’altra e ad un suo presunto collegamento con la sentenza emessa dal collegio di cui faceva parte la moglie. Da quanto si è saputo a Napoli, questo passaggio non sarebbe mai avvenuto. L’inchiesta era stata avviata a Napoli sulla base di una segnalazione ed è stata successivamente trasferita dalla Procura campana a quella di Roma, che è competente a svolgere le indagini sui magistrati del Distretto della Corte di Appello di Napoli. La stessa Procura capitolina nei giorni scorsi ha delegato la Polizia a perquisire l’abitazione di Mastursi. La sentenza al centro dell’inchiesta romana è quella con la quale la prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha confermato quanto già stato deciso il 2 luglio dal giudice che aveva di fatto “congelato” la sospensione di De Luca dalla carica di Governatore che era stata disposta con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in base alla legge Severino. La sospensione era relativa a una condanna a un anno di reclusione per abuso di ufficio inflitta a De Luca quando era sindaco di Salerno. Il collegio aveva accolto il ricorso presentato dai legali di De Luca e aveva inviato gli atti alla Corte Costituzionale sospendendo il procedimento sul merito fino a quando la Consulta non si sarà pronunciata sui presunti profili di incostituzionalità ravvisati nella legge Severino.
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