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REFERENDUM, PARLA D’ALEMA: “QUESTA RIFORMA SPACCA IL PAESE”

CRISI: D'ALEMA, NEL 2009 ITALIA -80 MLD, BERLUSCONI +10 MLN

AG.RF.(redazione).06.09.2016

“riverflash” – Massimo D’Alema è tornato a parlare del referendum, lanciando il comitato per il No e attaccando il premier Renzi. Maria Elena Boschi ha provato in tutti i modi a fargli cambiare idea, ma sembra non ci sia riuscita, tanto che l’ex segretario del Pd, ha parlato, in merito alla questione,  di “pastrocchio che spacca in due il Paese” e sulla possibile data: “Si tratta di una furbizia sgradevole”. Non ci va giù “leggero” D’Alema, in occasione del lancio dei comitati referendari per il No, “sono nati per smascherare la paccottiglia ideologica della riforma costituzionale ed elettorale”, aggiungendo anche che il Pd, è ormai “un partito senza popolo”. L’ex premier però,  punta subito a chiarire il campo dagli equivoci: “Non siamo qui per un’iniziativa che vuole dividere il Pd”. “A noi – prosegue – si sono rivolte molte persone non del Pd perché ci sono milioni di persone che hanno smesso di votare: c’è un partito senza popolo e un popolo senza partito, al quale non vogliamo dare un partito ma un’occasione d’impegno civile”. Subito dopo è tornato ad esprimere il suo pensiero sulla possibile data del referendum: “Trovo sgradevole questo non voler dire la data, è una furbizia e vorrei che si definisse la data perché ci si possa pronunciare: abbiamo ascoltato minacce di dimissioni, di caduta del governo, salvo poi tornare indietro e dire che non ci si dimette più, perché intanto i sondaggi erano cambiati”. E cosa accadrà se dovesse vincere il no? “In quel caso non credo che ci sarebbero elezioni anticipate, anche se tutto era stato studiato per un un plebiscito personale, la cui escalation era il referendum e le elezioni politiche. Ora non si sa più cosa fare, anche per questo non si decide la data. E il Paese, in questo momento, avrebbe bisogno di altro”. E’ chiara dunque la sua posizione: la vittoria del No segnerebbe la fine di questa idea del Partito della Nazione, un progetto dannoso che ha provocato una frattura fra il popolo della sinistra e il Pd. Sarebbe un risveglio positivo per l’Italia”. Infine, le parole più dure, sono state per l’Italicum, la nuova legge elettorale: “L’hanno fatta pensando a un sistema bipolare, salvo poi accorgersi che avrebbero vinto i Cinque Stelle..Questi geni, questi strateghi del Nazareno, non si sono accorti che, mentre facevano una legge elettorale per un sistema bipolare, si era venuto a formare un sistema tripolare. Sarebbe bastato affacciarsi alla finestra per accorgersene”. E ora non resta che attendere e vedere cosa succederà in occasione del tanto atteso referendum….

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