AG.RF 30.05.2014 (ore 23:02)
(riverflash) – Gli anni di crisi hanno fatto venire agli italiani la paura di vivere. Poca voglia di mettere al mondo figli e così si è toccato il nuovo minimo storico per le nascite da quasi vent’anni. Nel 2013 si stima che saranno iscritti all’anagrafe poco meno di 515mila bambini, 12mila in meno rispetto al minimo storico registrato nel 1995. E’ quanto riferisce l’Istat nel Rapporto Annuale. Negli ultimi 5 anni le nascite in Italia sono state 64mila in meno. Nel 2013 sono 2 milioni le famiglie con almeno un 15-64enne, senza occupati e pensionati da lavoro, a cui si aggiunge un’altra area di disagio fatta da famiglie, composte da più persone ma rette solo da una pensione da lavoro. Tra disoccupati e persone che vorrebbero lavorare in Italia si contano 6,3 milioni di senza posto. Tra il 2008 e il 2013 le famiglie in cui l’unico occupato è donna sono aumentate di 591mila unità (+34,5%), superando i 2,3 milioni.
A Lampedusa continuano ad arrivare barconi di migranti, ma non sono intenzionati a restare. Per loro l’Italia è solo la prima terra che incontrano navigando dall’Africa, ma la loro intenzione è risalire l’Europa. La crisi frena gli immigrati: nel 2012 gli ingressi sono stati 321mila, -27,7% rispetto al 2007. Aumenta invece il numero di stranieri che se ne vanno (+17,9%) ed è un vero e proprio boom di italiani che cercano fortuna all’estero. Nel 2012 – fa sapere l’Istat – gli emigrati erano 68mila, il 36% in più del 2011, “il numero più alto in 10 anni”.
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