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RECORD DI RIFUGIATI SIRIANI IN LIBANO, OLTRE 1 MILIONE DI PROFUGHI

LebanonRefug_AnsaAG.RF 07.03.2014 (ore 10:21)

(riverflash) – Il numero di profughi siriani registrati in Libano ha superato la soglia del milione: lo ha reso noto l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), Antonio Guterres. A questi vanno aggiunti gli oltre un milione e mezzo che vivono in altri Paesi confinanti della Siria e i circa 6,5 milioni di sfollati interni. “Un record disastroso – ha aggiunto il Commissario – aggravato dal fatto che le risorse si stanno esaurendo rapidamente e la comunità che li ospita è vicina al punto di rottura”. Il Libano, in una regione piena di tensioni derivanti, in particolare, dal persistere della crisi siriana, e dove nel suddel Paese vi sonoi militari italiani della forza dell’Onu e il comandante italiano della stessa Unifil, diventa così il Paese conil più alto numero di profughi al mondo in rapporto ai suoi poco più di 4 milioni di abitanti.

L’arrivo in Libano di questa massa di persone che hanno perso quasi tutto rischia di provocare una “erosione della pace e della sicurezza in questa fragile società e in tutta la regione”, ha affermato l’Alto commissario. In primo luogo vi è l’impatto sulle infrastrutture e i servizi, come l’acqua, l’elettricità, le scuole e il sistema sanitario, in un Paese come il Libano che già si trova alle prese con gravi carenze.

La Banca Mondiale ha calcolato che le perdite economiche per il Libano nel 2013 sono state pari a 2,5 miliardi di dollari. Le varie agenzie dell’Onu hanno lanciato appelli alla comunità internazionale per aiuti finanziari pari a 1,89 miliardi di dollari per il 2014. La Cooperazione Italiana ha una presenza ormai consolidata ed è uno dei partner privilegiati del Paese.L’Italia è il secondo donatore europeo, dopo la Francia, con oltre 60 programmi in corso. I settori di intervento sono molteplici. In particolare, nel settore ambientale e in quello dello sviluppo locale l’Italia è il principale donatore bilaterale; nel settore sanitario e sociale, particolare attenzionee’ rivolta alle fasce più vulnerabili ed ai rifugiati palestinesi; sostegno, inoltre, allo sviluppo rurale, al turismo religioso e culturale.

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