Coppa di Africa dal 13 gennaio
header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

REAZIONI INDIGNATE DALLA POLITICA E DALLA RETE PER LA MORTE DELL’ORSA DANIZA

daniza e cuccioliAG.RF 12.09.2014 (ore 00:52)

(riverflash) – La uccisione dell’orsa Daniza in Trentino potrebbe non essere stata un fatto accidentale, dovuto a una dose eccessiva di narcotico. L’autopsia sull’animale chiarirà se è morta per pallottole da arma da fuoco. Le unghiate a Daniele Maturi, raccoglitore di funghi di Pinzolo, non sarebbero il vero motivo dell’accanimento verso Daniza. Pastori lamentano pecore e capre morte, uccise dall’orsa. Ci sono testimoni oculari che l’hanno vista entrare nei pollai. Per esperienza sappiamo che in ogni zona d’Italia i pastori sono preoccupati dai lupi, oppure da mandrie di cani inselvatichiti. Pecore sbranate, ma anche persone impaurite.

Michela Vittoria Brambilla, ex-ministro del Turismo, ha espresso profonda indignazione per l’uccisione dell’orsa Daniza, che non è sopravvissuta alla narcosi della cattura, e chiede ai responsabili politici di trarre le debite conseguenze, lasciando la propria carica.

Di dimissioni, però, non se ne parla. Nessuno ha detto a pastori e contadini che lo Stato italiano li rimborserà per ogni pecora uccisa, diffidandoli a non farsi giustizia da sé e minacciando pesanti sanzioni penali e amministrative per maltrattamento e uccisione di specie animali protette. Forse i politici trentini avranno ragionato, arrivando alla conclusione di dare retta alla rabbia di pastori e contadini perché votano, mentre gli orsi no.

Indignazione e promessa di mobilitazione da parte di Carla Rocchi, presidente dell’ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali: “Ciò che è accaduto all’orsa Daniza non è un incidente né un fatto casuale: è un animalicidio in pieno regola. Nei giorni e nelle settimane passate avevamo più volte chiesto di lasciare in pace l’animale, arrivando a diffidare le autorità locali: questo è il risultato della caccia alle streghe, del clima di terrore scatenato contro il povero plantigrado”.

Beppe Grillo, dal suo blog, rilancia l’hastag #giustiziaperdaniza e i parlamentari del M5S delle Commissioni Agricoltura e Ambiente hanno postato questo comunicato: “La morte di Daniza rappresenta, ancora una volta, la vittoria dell’arroganza e della crudeltà di chi si sente superiore alla natura e agli altri esseri viventi e che portando avanti un’azione schizofrenica prima promuove il ripopolamento dei nostri boschi di orsi bruni e poi ne decide l’eradicazione”.

Angelo Bonelli, co-portavoce dei Verdi chiede senza tentennamenti le dimissioni del ministro Gian Luca Galletti: “Con la morte dell’orsa Daniza lo schifo e la vergogna sono stati raggiunti. Contro la mamma orsa si è costruito un accanimento da parte delle istituzioni che hanno portato alla sua morte e per questi motivi ritengo che la procura, sulla base del nostro esposto già presentato, debba aprire immediatamente un’inchiesta penale. È morta per mano delle istituzioni un’orsa che voleva difendere i propri cuccioli dal pericolo e ora anche i piccoli cuccioli sono in pericolo di vita senza la protezione della loro mamma. Chi doveva difendere l’orsa, ovvero il ministero dell’Ambiente, ha assunto una posizione indecente e fuori dall’ordinamento giuridico italiano. I boschi non sono degli zoo e un bosco senza animali sarebbe come una città senza umani e da questi atti purtroppo e drammaticamente si misura anche il grado di non civiltà della nostra società”.

Nessun Commento »

Puoi lasciare una risposta, oppure fare un trackback dal tuo sito.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Lascia un commento


Heads up! You are attempting to upload an invalid image. If saved, this image will not display with your comment.

*