RASSEGNA STAMPA: I «Forconi» mandano in tilt la politica

di Giuseppe Licinio  (AG.RF  11.12.2013)

(riverflash) – È la politica a dominare. C’è ancora una grande attenzione al risultato delle primarie e all’assetto futuro del Pd ma la notizia della giornata è, però, un’altra ed è riassunta nel titolo dell’Unità: «Berlusconi e Grillo col forcone». Se, però, Beppe Grillo non è nuovo a mettere il cappello su ogni manifestazione in cui si esprima disagio, per Berlusconi invece sì. I giornali di centrodestra (in passato ferocemente critici contro le manifestazioni sociali) fiutano l’aria e si adeguano. Il Giornale infatti titola «Più forconi per tutti. Protesta pacifica».  Si allarga la protesta dell’Italia disperata. Ma il palazzo è sordo». Anche Libero è sulla stessa linea: «I forconi pungono la casta. In piazza c’è gente stremata e furiosa per le mancate risposte della politica».

Si ha quasi un rovesciamento perché, mentre i giornali di centrodestra parlano di rivolta pacifica, il Fatto, invece, parla di «Assalti a negozi e aziende. Anche Berlusconi con i forconi». L’importanza della questione è dimostrata dal fatto che il Corriere gli dedica le prime nove pagine.

Sulla nuova segreteria del Pd, da segnalare l’intervista a Achille Occhetto sul Mattino.

Esteri. Ai funerali di Nelson Mandela c’è stata la stretta di mano fra Barack Obama e Raul Castro (notizia che viene ripesa da tutti i giornali). In Uruguay, primo stato al mondo,  è stata approvata una legge che legalizza la produzione e la commercializzazione della marijuana per uso terapeutico e ricreativo (ne parla il Giornale).

Approfondimento

Manifestazioni dei forconi. La questione dei forconi è affrontata nella prima pagina dal Corriere da Dario di Vico che descrive il contesto da cui nasce il disagio sociale alla base delle manifestazioni e quali sono i politici pronti a intestarsi la battaglia. Per quanto l’aspetto legato all’ordine pubblico, Alessandra Arachi riporta la frase di Alfano «non tollereremo città in fiamme» (meno male) e parla dei timori diffusi al Viminale che tra «le maglie della protesta possano infiltrarsi gli estremisti, dai Black bloc a la destra più violenta».

A proposito dei manifestanti che solidarizzano con gli agenti, Aldo Cazzullo, citando libri di Mario Capanna, Giorgio Bocca e Giampaolo Pansa, rievoca alcune manifestazioni degli anni ’70 in cui le forze dell’ordine simpatizzavano con la folla.

Un articolo di Guido Ruotolo sulla Stampa riporta la preoccupazione chiave del Viminale: «non si sa con chi parlare». Sulla composizione del movimento e sulla possibilità di infiltrazioni, l’intervista più interessante è sul Mattino a Ugo Maria Tassinari, massimo esperto di movimenti della estrema destra in Italia. Un’analisi politica senz’altro interessante. Il reportage migliore dalla manifestazione è quello di Gad Lerner su Repubblica («Viaggio nelle anime della rivolta»). Il Giornale, con un articolo di spalla del direttore Alessandro Sallusti, scrive che «in questa protesta c’è molto di vero. E, se non si farà trascinare dalla protesta, la faremo nostra». Leggendo gli articoli di Sallusti in genere c’è il vantaggio di conoscere oltre alla linea ufficiale del giornale anche quella di Forza Italia.

Il Fatto non può ignorare il fatto che sul movimento stanno mettendoci il cappello sia i movimenti di centrodestra sia, cosa ancora più intollerabile per il Fatto, Forza Italia.

Governo. Oggi si vota la verifica la fiducia al governo e Francesco Bei su Repubblica anticipa quali saranno gli argomenti forti che il premier userà nel suo discorso.

Economia. «Recessione finita, spiragli per la ripresa» scrive il Corriere commentando il dato Istat secondo cui il Pil ha fermato la caduta (articolo di Mario Sensini)

Riforme costituzionali. Da segnalare anche un’intervista al ministro Gaetano Quagliariello sul Corriere secondo cui per difendere il bipolarismo, oltre alla legge elettorale, bisogna cambiare firma di governo e per cambiare forma di governo bisogna cambiare la Costituzione.

Quirinale. Polemiche su una presa di posizione di Giorgio Napolitano. «Il voto non è dietro l’angolo» ha detto ieri il Presidente della Repubblica. Per Salvatore Tramontano del Giornale, Napolitano sta cercando di blindare il governo ad ogni modo e «Berlusconi, Grillo e Renzi devono farsene una ragione». Ancora una volta, come ultimamente capita spesso, i tre leader vengono citati insieme quasi come se fossero uno schieramento.

Berlusconi. Retroscena di Francesco Cramer sul Giornale, secondo cui Berlusconi sta per riorganizzare il partito attraverso i nuovi club e spera ancora nelle elezioni anticipate.

Finanziamento ai partiti. Il Tempo ci ricorda che il progetto di legge che azzera il finanziamento ai partito è fermo al Senato dal 30 ottobre. Secondo il quotidiano Letta «starebbe» pensando a un decreto.

Pd. Massimo Franco, nella sua nota politica sul Corriere, spiega a Renzi il tipo di rapporto che sarebbe meglio avere con la Forza Italia “movimentista” Berlusconi. Paolo Franchi, parla del rapporto Pd- sindacati all’indomani della elezione di Renzi. Chiara Geloni è polemica con Marianna Madia («Ha cambiato 5 correnti»). Interessante l’intervista ad Achille Occhetto («Con Renzi si compie la mia svolta: i detentori di ideali si rassegnino»). A proposito di “detentori di ideali”

Periodo negativo per D’Alema che, dopo essere stato battuto a Cerignola da Ivan Scalfarotto per un posto nell’assemblea del Pd, ieri guardando Ballarò, ha scoperto che non sarà candidato alle europee.

Critiche ai giornalisti. Feltri sul Giornale, Brunetta sul Giornale e Travaglio sul Fatto, seppur con motivazioni diverse, hanno, in estrema sintesi, un punto in comune: gli insulti in rete sono un prezzo da pagare per chi ha un minimo di notorietà. Materia opinabile.