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RAPPORTO OCSE: LA SCUOLA ITALIANA E’ SOTTO LA MEDIA EUROPEA

AG.RF.(MP).04.12.2013

“riverflash” – E’ allarme per la scuola italiana. Il Rapporto Ocse-Pisa 2012 sulle competenze degli studenti in matematica, scienze e lettura, indica infatti, che la scuola italiana è sotto la media europea. E si registrano differenze tra maschi e femmine a livello regionale. Siamo indietro dunque, rispetto ai  paesi Ocse, anche se con un tasso di recupero notevolmente più alto. Ciò è almeno quanto evidenziato dal Rapporto che sottolinea come gli studenti italiani siano “indietro” rispetto agli altri paesi dell’Ocse, in materie come matematica, scienze e letteratura. Il problema riguarda soprattutto la matematica dove gli studenti quindicenni ottengono in media un risultato di 485 punti, inferiore alla media Ocse e comparabile ai risultati di Federazione Russa, Lettonia, Lituania, Norvegia, Portogallo, Repubblica Slovacca, Spagna e Stati Uniti. Ma nello stesso tempo, risulta che, tra il 2003 e il 2012, i risultati medi sono migliorati di 20 punti, avvicinandosi notevolmente alla media Ocse. Differenze si registrano tra maschi e femmine, come accennato sopra: infatti, in media i ragazzi superano le ragazze di 18 punti in matematica, un gap più ampio rispetto a quanto osservato in media negli altri Paesi dell’Ocse (11 punti). Ma quali sono le prove in cui gli studenti italiani, ottengono le medie più basse? Le prove in cui  devono formulare situazioni in modo matematico, ma sono migliori quando si tratta di interpretare, applicare e valutare risultati matematici e quando sono chiamati ad interpretare, applicare e valutare risultati matematici. Per quanto riguarda le scienze invece, l’Italia è uno dei Paese che maggiormente è andato avanti nei risultati mentre per quanto riguarda la letteratura, siamo ancora indietro. Ma in questa analisi, contano anche molto le differenze regionali perché l’Italia risulta divisa in due, tra studenti del nord, che risultano più competenti in scienze e matematica e quelli del sud che fanno registrare risultati al di sotto della media italiana. Per il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ci sono due problemi da risolvere: quello di genere e quello regionale. “Occorre guardare con maggiore attenzione al meridione – ha dichiarato il ministro – come abbiamo già iniziato a fare nel decreto Istruzione, con maggiori investimenti per la lotta alla dispersione scolastica nelle aree maggiormente  a rischio. Un altro significativo dato, è quello relativo all’aumento di studenti stranieri che però restano indietro rispetto ai loro colleghi: il numero è aumentato di cinque punti percentuali e sono il 7,5% del totale contro una media Ocse del 12%. Dalla relazione emerge che la differenza di competenze tra italiani e immigrati è ben superiore alla media Ocse.

201303161958-800-Gli_studenti_italiani_al_College_of_Europe

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