di Andrea Pranovi (AG.RF. 22.07.2015) (ore 21,40) (riverflash) – Non sono buone le notizie che arrivano dal rapporto di Legambiente Ecomafia 2015, Corrotti, clan e inquinatori. I ladri di futuro all’assalto del Belpaese (Marotta e Cafiero editori). Nel 2014 nel Lazio sono state accertate 2255 infrazioni ambientali: in media, quindi, ne sono state commesse 6,1 al giorno. 2022 sono state le denunce, 540 i sequestri e 6 gli arresti.
A livello nazionale il dossier quantifica in 29293 i reati ambientali accertati nel 2014, per un fatturato di 22 miliardi di euro, 7 in più rispetto allo scorso anno. In Puglia, Sicilia, Campania e Calabria si sono verificate più della metà del totale delle infrazioni. Sono in aumento i reati nel ciclo dei rifiuti e gli illeciti in quello del cemento. In crescita anche le inchieste sul traffico organizzato di rifiuti.
Nella classifica regionale dell’illegalità ambientale il Lazio si posiziona al quinto posto, dopo Puglia, Sicilia, Campania e Calabria. Come evidenzia il dossier di Legambiente, il 7,7% degli ecoreati avvenuti in Italia nel 2014 è stato commesso nel Lazio. Roma conquista il quarto posto nella classifica provinciale, con ben 1053 infrazioni accertate, pari al 3,6% del totale nazionale.
Il presidente di Legambiente Lazio Roberto Scacchi spiega che i “principali protagonisti continuano a rimanere il ciclo del cemento e quello dei rifiuti che vedono il Lazio rispettivamente al 4° posto con 545 illeciti per abusivismo edilizio e al 4° posto con 486 illeciti per i rifiuti”. “Roma – continua Scacchi – si conferma regina dell’illegalità laziale nel ciclo dei rifiuti: i reati salgono dai 229 del 2013 ai 255 del 2014. Non va meglio nel ciclo del cemento, tradizionalmente colpito da infiltrazioni mafiose: qui la capitale si conferma al primo posto nella regione, con 180 illegalità, seguita a breve distanza da Latina dove gli illeciti accertati sono stati 173”.Importanti anche i numeri dei reati contro la fauna (561) e degli incendi dolosi (248).
La consigliera regionale del Partito Democratico Cristiana Avenali ha commentato i dati di Legambiente affermando che “il rapporto di quest’anno ci dice che ecomafie e corruzione vanno a braccetto”. Secondo la Avenali, “continuare ad investire sulla raccolta differenziata ci permetterà di contrastare il ciclo illegale dei rifiuti che cresce nel 2014 portando il Lazio dal 7° al 4° posto”.
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