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QUIRICO: HO ASCOLTATO CHI ESCLUDEVA LA RESPONSABILITÀ DI ASSAD SUL GAS SARIN, MA NON SO QUANTO SIA ATTENDIBILE

AG.RF  09.09.2013  (V.M.)

(riverflash) – Domenico Quirico, inviato in Siria del quotidiano «La Stampa» e fatto prigioniero da oppositori al governo Assad, è stato rilasciato la scorsa notte insieme al belga Pierre Piccinin che in un’intervista alla radio belga RTL-TVi, Piccinin ha affermato: “Non è il governo di Bashar al-Assad ad aver utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco”. Una conclusione che Piccinin ha detto di aver tratto da una conversazione ascoltata con Quirico durante la prigionia.

Il giornalista italiano ha tenuto a precisare quanto è accaduto, ripulendo la verità dalle supposizioni: “Eravamo all’oscuro di tutto quello che stava accadendo in Siria durante la nostra detenzione, e quindi anche dell’attacco con i gas a Damasco.  Un giorno però dalla stanza in cui venivamo tenuti prigionieri, attraverso una porta socchiusa, abbiamo ascoltato una conversazione in inglese via Skype che ha avuto per protagoniste tre persone di cui non conosco i nomi. Uno si era presentato a noi in precedenza come un generale dell’Esercito di liberazione siriano. Un secondo, che era con lui, era una persona che non avevo mai visto. Anche del terzo, collegato via Skype, non sappiamo nulla”.

Quirico ha proseguito a raccontare la propria versione dei fatti: “In questa conversazione dicevano che l’operazione del gas nei due quartieri di Damasco era stata fatta dai ribelli come provocazione, per indurre l’Occidente a intervenire militarmente. E che secondo loro il numero dei morti era esagerato”.

Il giornalista italiano ha quindi concluso: “Io non so se tutto questo sia vero e nulla mi dice che sia così, perché non ho alcun elemento che possa confermare questa tesi e non ho idea né dell’affidabilità, né dell’identità delle persone. Non sono assolutamente in grado di dire se questa conversazione sia basata su fatti reali o sia una chiacchiera per sentito dire, e non sono abituato a dare valore di verità a discorsi ascoltati attraverso una porta. Bisogna tener presente la condizione in cui eravamo e non dimenticare che eravamo prigionieri che ascoltavano cose attraverso le porte. Non ho elementi per giudicarle, sono abituato a parlare e a dare per certe le cose che ho verificato. In questo caso non ho potuto controllare niente. È folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas”.

quirico a ciampino

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