8 Lug 2013
QUI LONDRA: AFFLUENZA MAI VISTA AL BRITISH MUSEUM PER LA MOSTRA SU POMPEI ED ERCOLANO
LONDRA (RIVER FLASH)- Pompei ed Ercolano, patrimoni italiani valorizzati all’estero. Come in Gran Bretagna, ad esempio. La mostra dedicata a questo pezzo di storia italiana sta registrando un boom di visite al British Museum di Londra. “Pompei ed Herculaneum live”, questo il titolo della mostra in calendario fino al 29 settembre è sulla buona strada per aggiudicarsi il titolo di terza exhibition più visitata dall’apertura del museo nel lontano 1753. I visitatori sono stati 1,7 milioni, il 42% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sponsorizzata dalla casa di investimento americana Goldman Sachs (nel Regno Unito GS ha sponsorizzato recentemente anche le mostre su Miro e Henry Moore alla Tate Britain e The Three Emperors alla Royal Academy of Art), l’evento è il risultato di una stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei che ha permesso di riunire oltre 250 oggetti relativi sia a scoperte recenti, sia a celebri reperti derivanti da scavi precedenti, per lo più dipinti. Molti di questi oggetti non sono mai stati esposti fuori dall’Italia.
Alla luce di cotanto successo, il rammarico per noi Italiani è ancora una volta quello di vedere patrimoni così importanti e storici del nostro paese essere “venduti” all’estero per riuscire a veder riconosciuta la loro inestimabile ricchezza. Ancora una volta, ahinoi, l’Italia, paese numero uno in quanto a storia, cultura e tradizione è incapace di tutelare le proprie ricchezze e permette ad altri paesi di trarre vantaggi, che siano più o meno economici, dalle bellezze italiane.
Stiamo lasciando che un reperto di inestimabile storicità e attrattiva turistica come Pompei venga sommersa una seconda volta dalla sciatteria e il disinteresse delle istituzioni, le uniche riuscite a fare ancora più danni del Vesuvio, se possibile. Assessori della cultura che vanno e che vengono, tra nomine e dimissioni mentre la situazione nell’area archeologica di Pompei è sempre più precaria. Mura che crollano, infiltrazioni e sciacallaggio fanno si che l’unico modo per la Sovrintendenza di Napoli di garantire visibilità e finanziamenti per il progetto “Pompei ed Ercolano” sia quello di “vendere” all’estero la storia italiana. Mentre gli inglesi gongolano.
FT AG RF 8.7.2013