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QUESTO MATRIMONIO NON S’HA DA FARE… CENTRODESTRA SPACCATO: LO STRAPPO DI SALVINI E L’IRA DI BERLUSCONI

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AG.RF.(redazione).24.03.2018

“riverflash” – Ieri è andata in scena la prima giornata della 18esima legislatura, sono iniziate le votazioni per i presidenti di Camera e Senato e la giornata è terminata tra fumate nere, schede bianche e un colpo di scena al Senato: Matteo Salvini ai microfoni delle tv presenti, ha annunciato che la Lega ha votato Annamaria Bernini (che ovviamente si è subito defilata), come probabile presidente del Senato, facendo infuriare Berlusconi, che ha subito dichiarato: “E’ un atto ostile, il nostro candidato resta Romani” e ora dunque, la Lega è pronta pronta ad appoggiare il nome del M5s alla Camera. Questo matrimonio dunque (quello del centrodestra), sembra proprio che non s’abbia da fare: infatti le prime votazioni alla Camera e al Senato, sono andate a vuoto e ci si “riprova” questa mattina. Ma a tenere banco per tutta la giornata di ieri, è stato lo scontro tra Berlusconi e Salvini, mentre si rafforza l’asse Lega – 5Stelle: d’altronde Di Maio si era reso disponibile a votare la Bernini o un “profilo simile” e “vista la disponibilità dei 5stelle a sostenere un candidato del centrodestra alla presidenza del Senato, noi ne appoggeremo uno dei 5stelle alla presidenza Camera” ha dichiarato Salvini. Il Pd intanto si chiama fuori. Ma come si vota al Senato? Il regolamento prevede che Senato e Camera eleggano i loro presidenti a scrutinio segreto ma con una diversa procedura. A Palazzo Madama l’elezione della seconda carica dello Stato avviene a scrutinio segreto e richiede la  maggioranza assoluta dei voti dei componenti dell’assemblea nei primi due scrutini. Nel caso in cui non ci sia esito positivo, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti nel terzo scrutinio. Se nessuno riporta la maggioranza richiesta, il Senato procede nello stesso giorno al ballottaggio fra i due candidati che abbiano ottenuto nel precedente scrutinio il maggior numero di voti, anche per il ruolo di supplente del Capo dello Stato che il presidente del Senato è chiamato a svolgere. A parità di voti è eletto o entra in ballottaggio il più anziano di età. Pe l’elezione del Presidente della Camera invece, è richiesta la maggioranza dei due terzi dei componenti nella prima votazione, la maggioranza dei due terzi dei voti nella seconda e la maggioranza assoluta dei voti dopo il terzo scrutinio. Il Parlamento è convocato per questa mattina alle 10,30 e si andrà avanti con le votazioni, mentre sono in molti a pensare che stia nascendo un nuovo asse Lega – Movimento 5Stelle, al di là delle ire di Berlusconi…

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