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QUANTO COSTANO AGLI ITALIANI LE SCORTE DEI POLITICI E DEGLI EX-POLITICI?

scorta-fornero-2AG.RF 24.06.2015 (ore 16:51)

(riverflash) – Elsa Fornero ha bisogno di una scorta, probabilmente per difendersi dagli italiani a cui ha messo sfacciatamente le mani in tasca. In un anno e mezzo al dicastero del Lavoro e delle Politiche sociali, dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, commettendo l’errore di ridurre la pensione a chi aveva versato contributi. La Cassazione ha bocciato il suo provvedimento, che ha messo in crisi Renzi e Padoan, perché non c’erano e non ci sono in cassa i soldi da restituire ai pensionati. Un errore grave per la professoressa che ama i banchieri e fino al 2016 resterà in carica quale membro del consiglio direttivo della Centrale del Latte di Torino. Un incarico di poco lavoro e ottimo stipendio, pagato dal comune di Torino, retto da Piero Fassino (PD), sindaco che lamenta sempre scarsezza di fondi. Elsa Fornero, inoltre, continua a costare al popolo italiano, perché, pur non avendo incarichi politici e non essendo eletta al Parlamento, ha a disposizione una scorta di 4 poliziotti.

A volte le scorte, pagate dagli italiani, invece di assicurare sicurezza a un politico, diventano camerieri. Lo fanno a cuor leggero, perché rischiano poco o nulla, non fanno ronde notturne. Accompagnano il politico al supermercato o a comprare mobiletti. Anna Finocchiaro PD), presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, si è recata all’IKEA di Roma a fare acquisti e i poliziotti di scorta, pagati dagli italiani, prendevano le misure dei mobili, condividevano le riflessioni sull’arredamento della donna politica e le spingevano il carrello. Un modo rilassante di passare il tempo per dei poliziotti.finocchiaro-all-ikea-2

Per l’Italia uno sperpero di risorse in un momento di grave crisi, per i politici un comodo “status” a cui non va di rinunciare. Anche se la Fornero e la Finocchiaro si proclamano donne di sinistra, contrarie ai privilegi.

Più poliziotti al seguito di Elsa Fornero li ha Mario Monti, senatore a vita per il merito di aver reso insopportabile la crisi agli italiani. Genuflesso a Bruxelles, Monti ha assicurato la UE di voler fare gli interessi delle banche e in Italia le tasse hanno toccato il record in Europa. I tedeschi tassano le case, che sono fonte di reddito perché vengono affittate, e non sopportano che gli italiani paghino imposte basse sulle abitazioni, che abitano e non producono reddito. Mario Monti percepisce lo stipendio di senatore, la pensione di ex-presidente della Bocconi e ha bisogno di 6 poliziotti che tutelino la sua salute e pagati dagli stessi italiani da lui portati alla fame. Ieri una donna di Bologna si è impiccata perché non riusciva a pagare il gas, che le è stato staccato, e l’affitto, per cui aveva ricevuto lo sfratto. La donna era titolare di una piccola impresa di pulizie e il marito era titolare di un’impresa di ristrutturazioni, ma non avevano più i soldi per tirare avanti. Magari grazie a Monti e alla Fornero, che, con il pagamento delle loro scorte , continuano a togliere soldi agli italiani.

Anche quando la politica li ha rigettati non votandoli alle ultime elezioni, ex-deputati di area democristiana continuano a percepire tanti soldi. Tra loro Mario Baccini, ex-ragazzo di Acilia, borgata del sud-est di Roma, che ha iniziato la carriera in parrocchia. Schieramenti rigorosamente canonici: DC, poi CCD, poi UDC per diventare nel 2004 ministro della Funzione Pubblica con Berlusconi premier. Poi alcuni flop per Baccini, si presenta alle elezioni per sindaco di Roma e ottiene un modestissimo 0,8%. Nel 2013, nella lista PdL non viene eletto alla Camera dei Deputati e quando Berlusconi riapre Forza Italia, Baccini segue Alfano nel NCD. L’ex-ragazzo di borgata è un tipo previdente e negli anni di carriera si è fatto amici e ha collocato amici. Nel 2005, in qualità di sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, costituisce il Comitato nazionale per il microcredito, di cui si proclama presidente. Il Comitato diviene poi Ente nazionale. Mario Baccini percepisce dall’Ente che lui stesso ha istituito un emolumento pari a € 108.000,00 (netto mensile € 5.100,00), con decorrenza 2009 dunque anche con sovrapposizione con lo stipendio da parlamentare, di cui ha beneficiato fino al 2013.

1 Commento »

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Una Risposta a “QUANTO COSTANO AGLI ITALIANI LE SCORTE DEI POLITICI E DEGLI EX-POLITICI?”

  1. 1

    vittorio dice:

    Ma gli ex politici vadano AFFANCULO abbiamo gia’ i cadaveri in carica da foraggiare .

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