AG.RF.(redazione).15.01.2024
“riverflash” – Cronaca di un disastro previsto: la Roma va a Milano, una partita non facile contro il Milan e perde anche lì, rimediando 3 gol da Adli, Giroud e Teo e rendendo meno dolorosa (magra consolazione), la brutta figura con il rigore trasformato da Paredes. D’altronde la sconfitta era quasi scontata, dopo la brutta figura nel derby e la conseguente eliminazione dalla Coppa Italia: i giallorossi avrebbero dovuto rialzarsi ma come? Tra infortuni e assenze, mancanza di gioco e idee, motivazioni ridotte al minimo, era veramente difficile offrire uno spettacolo degno di questo nome. Mourinho, squalificato e seduto in tribuna, (questa volta ha preferito non nascondersi nel pullman) in ogni caso, deve tirar fuori una formazione degna di questo nome e compare dunque Svilar tra i pali, Spinazzola e non Zalewski a sinistra, Kristensen preferito a Huijsen ed El Shaarawy accanto a Lukaku. E non erano partiti nemmeno male i giallorossi che nei minuti iniziali hanno costretto il Milan a ritirarsi negli ultimi 30 metri, ma tutto è durato pochi minuti, mentre il Milan è stato veloce, lucido e attento, tanto che all’11esimo è passato con una bella azione al limite dell’area: scambio tra Pulisic, Reijnders e Adli, che – lasciato ingenuamente troppo solo – ha dribblato facilmente Kristensen e l’ha piazzata nell’angolino. Poi un destro di Cristante al 30 e un tiro di Spinazzola al 40esimo, sono gli unici tentativi fatti dai giallorossi nel primo tempo. Nel secondo tempo Cristante si posiziona al centro della difesa a seguito dello sfinito e dolorante Mancini e allo stesso minuto del primo tempo, la squadra di Pioli raddoppia: cross lungo di Adli, torre di Kjaer per Giroud, Svilar fuori causa e due a zero. All’ora di gioco dentro Belotti per El Shaarawy, ma è stato Pellegrini a dare la scossa, accendendo si fa per dire, la Roma e guadagnandosi un rigore messo a segno da Paredes. Ma i giallorossi non pervenuti, non fanno altro, si limitano a difendersi come se stessero vincendo e Giroud ci mette il sigillo definitivo del 3 a 1. Mourinho non parla alla fine del match, sa perfettamente che molti tifosi “mugugnano”, la sensazione è con non abbia più la credibilità dei supporters giallorossi dalla sua parte: si tratterà ora di vedere come e quando il mister giallorosso riuscirà, se ci riuscirà, a tirar fuori i “suoi” giocatori da questo momento. E i Friedkin? Muti.
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