AG.RF.(MP).05.02.2016
“riverflash” – Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano, residente al Cairo, scomparso in Egitto il 25 gennaio e ritrovato in un fosso, alla periferia della città, sembra sia stato torturato prima di essere ucciso. Sul suo corpo infatti, sono stati trovati segni di colpi inferti con strumenti taglienti e contusioni e ora i medici legali stanno cercando di capire la dinamica delle ferite inferte, per chiarire le cause del decesso. Ecco perché è stata aperta un’inchiesta per omicidio, mentre un team di 7 uomini italiani, appartenenti a polizia, carabinieri e Interpol, è in partenza questa mattina per il Cairo per seguire le indagini in collaborazione con le autorità egiziane. Il corpo del ragazzo, che era seminudo, presentava dunque segni di percosse, bruciature di sigaretta, escoriazioni e un orecchio tagliato: secondo le indagini preliminari quindi, è probabile che dietro la morte del ragazzo, ci sia un movente criminale e non un incidente d’auto, come era stato inizialmente ipotizzato. Sembra inoltre che un avvocato dei umani e attivista della Fondazione araba dei diritti civili e politici (Nidal), Mohamed Sobhi, si sia recato nella camera mortuaria per vedere il corpo, ma gli è stato mostrato solo il viso. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è dimostrato molto colpito da tutta la vicenda ed ha espresso il suo cordoglio e la vicinanza alla famiglia, auspicandosi nello stesso tempo, “che venga fatta presto luce, su tutta la vicenda e i responsabili di questo terribile atto, vengano rapidamente assicurati alla giustizia”. Il presidente del Consiglio Renzi, ha chiamato i genitori del ragazzo per esprimere loro tutta la sua vicinanza e solidarietà per l’accaduto, augurandosi anche che il corpo di Regeni, venga restituito alla famiglia il più presto possibile, aggiungendo anche di essere in stretto contatto con le autorità egiziane che hanno il compito di svelare il mistero e le circostanze della morte del ragazzo. Nel frattempo la Farnesina ha chiesto un’indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani, auspicando una fattiva collaborazione a tutti i livelli, in nome dei tradizionali rapporti di amicizia tra i due Paesi. L’amministrazione comunale di Fiumicello, cittadina in provincia di Udine di cui Regeni è originario, ha annunciato in una nota che il giorno 7 febbraio, ci sarà un giornata di lutto cittadino.
Categoria: Esteri | Tag: "riverflash RF", arma da taglio, contusioni, cordoglio, Farnesina, giulio regeni, Il Cairo, Mattarella, omicidio, procura di roma, renzi
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