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PROCESSO RUBY: LA FARSA CHE NON GIOVA ALL’IMMAGINE DELL’ITALIA

(riverflash) – Questa mattina andrà in onda un’altra nuova puntata del processo Ruby, la telenovela che alla faccia di Beautiful, sta appassionando gli italiani: infatti si svolgerà a Milano il processo che vede imputato Silvio Berlusconi (il quale non sarà in aula), per concussione e istigazione alla prostituzione minorile. I giudici voglio a tutti i costi trascinare l’ex Premier in aula non credendo alla patologia accertata e dichiarata dai medici del San Raffaele. Il cavaliere soffre di una congiuntivite bilaterale che lo sta affliggendo già dagli ultimi giorni della campagna elettorale, attualmente è ricoverato in ospedale e dalla giornata di ieri è anche monitorato dal punto di vista cardiologico per il sopraggiungere di “un’alterazione dell’equilibrio emodinamico” (sopraggiunta probabilmente a causa dei farmaci somministrati per gli occhi), così come dichiarato dal primario del reparto di terapia intensiva del San Raffaele, Alberto Zangrillo, che ha deciso di trattenerlo al San Raffaele. Dall’altra parte c’è la Procura di Milano che ha come obiettivo quello di trascinare Berlusconi in aula a tutti i costi. E da qui continua la telenovela, a nostro parere, assolutamente priva di buon senso, dal momento che così come è giusto sottoporre a processo una persona che ha commesso un reato, forse non è altrettanto corretto “perseguirla” con questo accanimento. Tutto si deve fare con moderazione: è possibile che i medici del San Raffaele abbiano inscenato tutta questa commedia per trattenere il Cavaliere in ospedale e far sì che non sia presente al processo? Non c’è forse la possibilità di slittare di qualche giorno e procedere comunque allo svolgimento del processo senza fare la corsa sulla salute di Berlusconi? Ed egli da parte sua è veramente in grado “di inventare” ex novo una patologia per non presentarsi in aula arrivando a corrompere anche i medici del San Raffaele così come ipotizzato da Ilda Bocassini, procuratore aggiunto di Milano che si sta occupando del caso? Ecco perché da una farsa del genere l’immagine dell’Italia non ne esce bene. Ma non è proprio possibile in questo Paese avviare un processo “normale” per un reato con persone “normali” che si presentano in aula per rispondere dei fatti accaduti?

AG.RF. (MP) 11.03.2013

1 Commento »

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Una Risposta a “PROCESSO RUBY: LA FARSA CHE NON GIOVA ALL’IMMAGINE DELL’ITALIA”

  1. 1

    Claudio Peretti dice:

    quest’accanimento persecutorio non fa che aumentare il numero di persone che tifano per Berluconi. Ma nessuno ricorda che il cristianesimo deve la sua crescita ed espansione in tutto il mondo proprio grazie alla persecuzione degli imperatori romani. Esiste una legge del comportamento umano, avallata da proverbi della saggezza popolare, che dice proprio questo: “tanti nemici, tanto onore”, oppure “non importa che si parli bene o male di una persona, purché se ne parli”.
    Ora, con lo scarso risultato elettorale, Berlulsconi sarebbe dovuto passare nel dimenticatoio, e invece eccoci ancora qu,i a parlare soprattutto di lui. Grazie a questo, quasi quasi è Grillo che sta passando nel dimenticatoio …
    Penso che ala fine, anche se mi rammarico per il modo in cui lo stanno trattando, questo fatto non farà che incrementare il consenso degli indecisi per Berlusconi.

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