26 Lug 2013
Prevenzione: PERCHE’ FARE L’AMNIOCENTESI >>
di Lauretta Franchini (26.07.2013)
(riverflash) – L’amniocentesi ed il prelievo placentare sono due tecniche che consentono una diagnosi precoce fi gravi anomalie del feto. Il ginecologo medico prescrive questi esami alle madri sopra i 35 anni, in presenza di anomalie cromosomiche ereditarie o quando le ecografie mostrano segni allarmanti. Tuttavia, malgrado l’obbligatorietà di legge per le neo-mamme sopra i 35 anni, quando la scienza consente di verificare lo stato di salute del neonato, malgrado la piccola e perfettamente controllabile percentuale di rischio di questi esami è sempre meglio farli che non farli, se si vuole mettere al mondo,in questo mondo, un bambino sano!
L’amniocentesi è un prelievo del liquido amniotico che riempie l’utero e circonda il feto. Questo liquido contiene cellule fetali che possono essere coltivate per realizzare un cariotipo o carta cromosomica. Tale tecnica è anche utilizzata al termine della gravidanza per stabilire se i polmoni del feto sono in grado di sopportare un eventuale parto prematuro. L’amniocentesi consente anche di determinare molto presto il sesso del feto, il che importante quando il padre o la madre sono portatori di malattie ereditarie legate al sesso, quali l’emofilia o la miopatia di Duchenne. Con questa tecnica si possono individuare circa 80 tra le 400 anomalie genetiche relativamente più frequenti.
Come sempre e soprattutto in questo caso, prevenire è sempre meglio che curare, così come sapere è sempre meglio di non sapere! L’ottimismo nella vita è importante ma, la certezza scientifica è un’altra cosa!