26 Giu 2013
PREVENZIONE: CHE COSA SONO I FIBROMI DELL’UTERO? >>
(riverflash) – I miomi, o fibromi uterini, sono tumori benigni del tessuto muscolare, localizzati nell’utero o nelle sue immediate vicinanze. In presenza di un’unica formazione tumorale si parla di fibroma solitario, se le formazioni sono invece numerose, di fibromi multipli. Le dimensioni possono variare da pochi millimetri a parecchie decine di centimetri di diametro.
In genere la presenza di fibromi uterini non viene avvertita, anche se talvolta possono insorgere dolori e verificarsi perdite ematiche. Con l’aumentare delle dimensioni, si manifestano altri sintomi, quali per esempio una pressione sulla vescica che ostacola la minzione e può causare infezioni delle vie urinarie e frequenti cistiti. I sintomi più frequenti sono: fitte o dolori, disturbi mestruali, senso di pressione sulla vescica e sull’intestino, perdite ed eventuale sterilità.
I fibromi uterini appaiono nell’età feconda, spesso intorno alla quarantina, e si riassorbono spontaneamente dopo la menopausa. Sono un’affezione molto banale che colpisce circa il 30% delle donne e può passare inosservata fintanto che i fibromi sono di piccole dimensioni e non provocano dolore e nella maggior parte dei casi vengono scoperti durante le normali visite ginecologiche o in caso di esami ecografici.
Non esistono cause riconosciute, anche se si ritiene che un ruolo importante sia svolto dagli ormoni, la somministrazione di estrogeni infatti, fa crescere i fibromi. Questi di ingrossano anche durante la gravidanza o in caso di tumori delle ovaie con produzione di ormoni. La terapia varia a seconda del caso, il medico dopo un’accurata visita ginecologica, può prescrivere una serie di esami complementari per confermare e precisare diagnosi e terapia:
– uno striscio vaginale o cervicale, che consente di analizzare le cellule;
– un’isterografia, cioè una radiografia della cavità uterina;
– una biopsia per prelevare un frammento di tessuto all’interno dell’utero;
– una celioscopia, che grazie all’introduzione di uno strumento ottico nella cavità addominale, permette di osservare direttamente la superficie esterna dell’utero.
Questi esami non sono tutti indispensabili contemporaneamente, non c’è nulla che possiamo fare da sole se non osservare i sintomi per meglio descriverli al medico specialista o ginecologo.
di Lauretta Franchini (AG.RF.26.06.2013)