AG.RF.(MP).30.09.2014
“riverflash” – “Qualche mese ci eravamo detti fiduciosi che la commissione per la Tutela e la promozione dei diritti umani al Senato avesse provveduto ad aggiornare il nomenclatore tariffario sugli ausili e presidi sanitari destinati ai disabili gravi per migliorare loro la qualità quotidiana della vita. Stiamo parlando di protesi e mezzi tecnici destinati ad agevolare e sostenere i processi di autonomia delle persone con handicap ma ad oggi, di questo percorso che la commissione di Palazzo Madama starebbe facendo non si vede alcun risultato. Piuttosto è ora che se il palazzo non adegua il nomenclatore lo facciano le Regioni, ognuna per proprio conto”. A parlare è il presidente di AssoTutela, Michel Emi Maritato, che prosegue: “E’ ormai indifferibile prodigarsi per adeguare l’elenco dei presidi in quanto, quello attualmente in vigore, è uno strumento totalmente obsoleto anche perché prevede una strumentazione non più utilizzabile se non addirittura non più in vendita e soprattutto, non comprende invece quelle tecnologie sofisticate che le aziende offrono per alleviare tanta sofferenza. Tantomeno quelle elettroniche e interattive che consentono di comunicare agevolmente e interagire con gli ambienti esterni. Perché dobbiamo essere fanalino di coda anche in questo in un’Euripa dove questi presidi ipertecnologici vengono utilizzati da anni in convenzione con gli stessi centri di educazione motoria?” “L’avevamo annunciato qualche mese fa e ora ci stiamo attivando per concretizzarlo: daremo il via a una raccolta di firme da presentare nelle sedi opportune allo scopo di adeguare il nomenclatore rapidamente e abrogare quello obsoleto. Anche perché se il governo in carica e le commissioni preposte volessero davvero accorciare i tempi basterebbe alle singole Regioni, convocare le associazioni di disabili e familiari dei disabili che, già hanno a disposizione l’elenco di quelle che sono oggigiorno le nuove necessità e le nuove tecnologie e, fare il dovuto aggiornamento delle liste”.
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