di Francesco Angellotti (AG.RF 04.02.2024)
(riverflash) – Si vedeva subito che Claudio Filippini sarebbe diventato un musicista eccezionale. Diplomato molto giovane presso il Conservatorio Pergolesi al pianoforte, ha vinto il primo concorso a 17 anni a Chicago: ove ha assorbito molta cultura da tanti e diversi generi radicati nell’America musicale.
Sarebbe difficile inquadrare i componimenti in un genere specifico; partendo dal Jazz, l’espressione dilaga in ritmi discontinui, tempi contrastanti, alternati da sonorità sinfoniche molto riflessive, assommate in combinazioni timbriche che apprendono dai nuovi ritmi del funk, groove, espressi con combinazioni elettroniche. Non si può dire di un tipo particolare delle composizioni, l’Autore si esprime in modo univoco con tutti i partecipanti al Gruppo, che insieme han tenuto un concerto rappresentativo del CD rappresentativo dell’innovazione musicale, condotta dal sentimento intrisa nella personalità degli esecutori.
Veramente riuscita è la espressione che vien presentata dal Gruppo: oltre a Claudio Filippini al pianoforte, Gian Luca Ienno e Filippo Bubbico alle tastiere: che racchiudevano diverse combinazioni dell’elettronica, oltre a Filippo che ha anche preso la chitarra per inserirsi in pochi brani, in cui invece di tasteggiare toccava le corde; molto partecipativo è stato Federico Malaman che si è destreggiato con abilità con il Basso Elettrico, mentre, ultimo arrivato nel gruppo, Michele Santoleri, ha inventato battute straordinarie alla batteria, che hanno trascinato nell’esaltazione tutto il pubblico, che ha acclamato l’esaltazione del Ritmo.
I suoni degli strumenti han dominato tutto l’Auditorium Gazzoli, in cui VisioninMusica ha organizzato 5 concerti che si concluderanno il 19 aprile.
Indubbiamente si presenta molto interessante la proposta che quest’anno appare nel Calendario, almeno dopo aver ascoltato le prime due esibizioni, in cui radicalmente diversi sono stati i generi degli Artisti che si sono esibiti.
Appena iniziato febbraio, la partecipazione è risultata collettiva di tutto il Gruppo, che ha portato il suo discorso in maniera unita, trascinando un pubblico esaltato dal ritmo: pur essendo Terni un nucleo urbano dalla spinta emotiva molto controllata. I 5 interpreti erano assolutamente concilianti tra loro, in quanto collimavano nel discorso impostato nell’esecuzione: composta da Claudio Filippini, ma partecipata con digressioni ed a-soli indovinati.
Quando la partecipazione coinvolgeva nell’eccitazione, i 5 musicisti si sono esibiti isolandosi dagli altri, che partecipavano col sorriso; le esibizioni a-solo son state tutte trascinanti, infervorando l’emotività, donando un entusiasmo necessario di questi tempi.
Essere irradiati dal contenuto musicale è importante nel tempo che traversiamo; perché induce lontani dalla carica emotiva in cui ci si può stroncare ascoltando melodie tipo “Finché la barca va”, come hanno scherzosamente proposto i musicisti come espressione del 3°bis, che quindi è diventato un tris; ma questa barca che andava ha continuato a navigare nel Mar della dolcezza impetuosa assorbita tutta la sera,da cui potremmo trarre il senso per usufruire di una ponderata reazione, trovandoci vilipesi e strumentalizzati da una situazione collettiva nella quale la necessità impellente appare equilibrato venga riposta in una meditata e ponderata Reazione.
Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..