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PRESENTATO A FIRENZE UN NUOVO MODELLO DI ESOSCHELETRO, SPERANZA PER I PARALITICI DI TORNARE A CAMMINARE

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AG.RF.(MP).10.10.2015

“riverflash” – Una buona notizia per tutti i paralitici, per mettersi in piedi e tornare a camminare. E’ stato infatti presentato a Firenze, dagli specialisti del Prosperius (Benedetta Bigazzi, Marco Caserio, Paolo Milia),una nuova, recente versione dell’Esoscheletro , il modello Exso2, in occasione della manifestazione Confindustria Firenze per Expo 2015 dedicata alle eccellenze toscane, appunto nella Casa dell’Eccellenza. Di cosa si tratta? Di un robot in carbonio e alluminio che “vanta” capacità straordinarie, in grado di restituire la speranza di poter camminare in autonomia, agli oltre 100mila paraplegici, presenti in Italia, vittime di traumi, ictus, sclerosi, Parkinson, che purtroppo aumentano di circa 1500 unità, ogni anno. Gli esperti, per la loro dimostrazione, hanno “ingaggiato” una donna, Tiziana Furiosi, 47 anni, paralizzata da 8, ex infermiera e istruttrice di fitness, attualmente nella nazionale di Rugby paraolimpici, che ha dimostrato come sia possibile, tramite l’esoscheletro, Esko 1.2, in dotazione al Prosperius di Umbertide (Perugia), tornare quindi a camminare in autonomia. Da sottolineare anche che questa struttura sanitaria, è stata la prima in Europa a dotarsi di esoscheletro nella riabilitazione, per lo più di atleti e calciatori. Da 20 anni collabora inoltre con numerose università e centri di ricerca in Italia e negli Stati Uniti contribuendo, tra l’altro, allo sviluppo delle generazioni Ekso prodotte in California nei laboratori della Ekso Bionics, leader nel settore. Il robot è un’armatura stilizzata, facilmente indossabile e possiede sensori sofisticati in grado di “valutare” la forza muscolare del paziente, mentre un software traduce i dati in movimento delle gambe, riproducendo le fasi della camminata regolabili attraverso un display. Tutto funziona grazie a un motore elettrico posto sulla schiena, come uno zaino, alimentato da batterie al litio con 4 ore d’autonomia. L’intero dispositivo pesa 21 chili, ma poggiando a terra non comporta fatica. Naturalmente occorre prima avviare un percorso di addestramento e non tutti possono usufruire di questo “prezioso” strumento, infatti non tutti i pazienti sono trattabili con esoscheletro. Ma com’è possibile camminare? Con l’aiuto delle stampelle, perché l’armatura contribuisce a ritrovare la giusta posizione eretta e da quel punto, è possibile poi muovere i primi passi.”In un prossimo futuro”, ha dichiarato il neurologo Paolo Milia, ”avremo esoscheletri domestici utilizzabili nella vita quotidiana a un prezzo finalmente accessibile, non più di un’utilitaria”. Gli attuali modelli hanno in effetti costi per i più proibitivi, 100 / 150 mila euro. Sono dunque disponibili al momento, solo nelle cliniche specializzate.

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