di Francesco Angellotti (AG.RF 13.10.2019)
(riverflash) – La situazione che dovranno affrontare le giovini generazioni non è delle più facili. Perché abbiamo creato una scala di Valori che, per quanto rifiutata, ha sconvolto l’ordine nei Rapporti.
Quindi, adesso, sarà inutile un l’impegno limitato per un inserimento che sembra non adeguato alla Vita, che si sta disgregando; quel che impone un cambiamento dovrà consistere in una nuova forma di unione tra Uomini, instaurata su Rapporti Etici dal valore essenziale.
Asserendo questo concetto, invitiamo a considerare il valore del libro appena uscito di Antonio Padellaro, che s’intitola: “Il gesto di Almirante e Berlinguer”; figurati, due esponenti politici, di opposte tendenze, che han terminato la carriera agli inizi degli anni ’80, traversando gli “Anni di Piombo” in un momento in cui sembrava tutto zompare per aria: ed il problema grave era quello che non si preannunciava una Rivoluzione Organica, ma gli interessi faziosi sarebbero affondati nella speculazione e nell’imbroglio, senza più parvenza di linearità. Per questo la presunta opposizione ha manifestato solo atti omicidi di Terrorismo; dato il contenuto vuoto che non proponeva, distruggendo: ma distruggendo non si crea, un’azione del genere è solo deprecabile, pericolosa, omicida. Quanto di più Negativo si possa immaginare.
Antonio Padellaro è stato chiamato dalle scuole per illustrare ai giovani che ancora devono entrare nell’organizzazione del Sistema, pur subendone già l’influenza; con lui han partecipato altri testimoni che, constatando come la Società è invischiata nelle contraddizioni, hanno saputo illustrare quali sono i Valori ai quali appellarci; per cercare il valore della Convivenza.
La mattinata, quasi fosse una lezione presso l’Istituto Tecnico Tecnologico a via Cesare Battisti di Terni, ci si è riuniti tutti ad ascoltare la testimonianza di chi ha saputo offrire agli Studenti una Lectio Vitae: attuale e non contaminata dalle tendenze, che rendono i dati di fatto protesi verso una convenienza sempre di parte.
Forse i ragazzi presenti non hanno inquadrato l’importanza dell’evento, che è indubbiamente rilevante come esperienza; ma speriamo abbiano immagazzinato interiormente il contenuto, per trovarlo rispondente quando si troveranno a dover fare le scelte che sono attinenti.
Sembrava emozionata la Preside dell’Istituto quando ha cercato di far capire cosa la Scuola aveva per loro organizzato; oltre le lezioni che sono importanti, la Scuola deve insegnare la Vita
Due interventi hanno iniziato ad introdurre l’argomento, rendendo l’ambiente rispondente all’ascolto; anche se l’inizio è stato una scarica di affermazioni contraddette dalle proposte, e poi è seguita una versione limitata alle circostanze settoriali, che non abbracciava l’ottica generale della situazione.
Importante è stata l’introduzione del professore Dominici che insegna nella Scuola filosofia. Ha esposto un’analisi di quanto è riscontrabile nello svolgimento sociale, e ha aperto ad un’ottica verso la quale sarà importante indirizzarsi, per ritrovare l’equilibrio nello scambio dei rapporti.
Così Antonio Padellaro ha fatto una premessa rivolto agli Studenti; non raccontando il libro, che leggerà chi vorrà, ma sul suo contenuto. Perché il significato è una proposta, in quanto quel che si è potuto verificare nei Valori e nel Comportamento di un certo stampo, di persone che esprimevano un contesto determinante, andrebbe valutato nella sua Etica, e quindi riproposto nella Nuova Situazione, che è cambiata ma non nelle forme con cui si esprime la Personalità.
Sono stati molto interessanti anche gli interventi dell’avv. Crescimbeni e del dott. Piccioni, che hanno proposto un assetto di comportamento, che può essere assorbito dal valore di alcuni contenuti che sovente adesso vengono derisi, pur essendo essenziali per formare l’Individuo.
Ma determinante è stato l’intervento del dott. M. Magliaro; certo d’estrazione antitetica rispetto quella di Padellaro; eppure si è dichiarato solidale nella sua ricerca del confronto Umano. Il dott. Miraglio è sempre stato l’accompagnatore di Giorgio Almirante, segretario dell’ M.S.I. Non ha svolto comizi, in quanto non era quel si desiderava illustrare. Però ha trasmesso l’essenzialità del Rispetto, tra le Opposte Tendenze. E’ un errore di fondo quello di chiudersi in Fazioni, ma bisogna cercare il dialogo per elaborare le considerazioni ed arrivare alle migliori conclusioni.
Il principio lo ha enunciato per primo, ufficialmente, Socrate, 4 secoli prima di Cristo; il filosofo greco, come è stato tramandato dal suo discepolo Platone, incentrava tutto lo svolgimento della sua filosofia nel Logos, col quale si potevano fare le deduzioni più logiche e conseguenziali.
Quindi, tra Rosso e Nero, la costruttività riesce a produrre se si dialoga con Rispetto; ed una parte non denigra o insulta l’altra, perché la contraddice, ma valuta gli opposti pareri, che intanto plasmano quelli propri. Ed il dottore che assisteva Almirante ha trascinato i presenti citando eventi in cui i due protagonisti del libro di Padellaro si sono scambiati rispetto; oltre al fatto di come è stata commovente per Almirante la visita a piazza del Gesù alla salma di Berlinguer, morto in un comizio, che ha fatto durare fino alla fine per osservanza dei propositi che rappresentavano il suo dovere.
L’impostazione che Berlinguer ha assunto in politica, l’ha trasmessa anche alla sua famiglia. Infatti Bianca, alla quale ha aperto le porte di una carriera brillante nel giornalismo, non ha mai avuto caratteristiche da Diva, ma al Liceo era sempre timida e discreta.
Il secondo intervento di Antonio Padellaro è stato specifico, sulle premesse che erano state esposte poco prima. L’analisi vuole che, andando avanti come siamo andati avanti, la situazione che ci troviamo al cospetto sia questa: ognuno faccia la sua valutazione. L’abbattimento di certe Fedi e la perdita di molti Principi ha disgregato il comportamento, che si è trovato a non essere più logico; infatti non si portano più avanti concetti per costruire i propositi onde migliorare una situazione; adesso si enunciano, o meglio, si strillano teorie e intenzioni senza esprimere quel che comportano e quel che rappresentano nella loro attuazione; oltre al fatto che non si può immaginare da dove arriverebbero i fondi per attuare i progetti, anche se questo è un particolare secondario (!?!).Cerchiamo coerenza nel nostro comportamento.
E’ un dato di fatto che certi principi non vengono più considerati, e quindi sono fuori-tempo. L’evoluzione storica ha voluto che, persi i principi seguiti per Ideale, ci si è trovati senza Basi e non si riesce più a fondare l’Individualismo in organizzazioni che portino alla Collettività, ognuno secondo i propri meriti. Ma la reazione che possiamo attenderci dall’evoluzione temporale è quella che, pur superando certi principi che non erano adeguati, l’Umanità scopra l’essenzialità di Valori, e sviluppi quel che interiormente pulsa nel sentimento. Non si può, e non si dovrebbe trascurare, quel che è condizionato dalle infinite caratteristiche che stampano una Individualità. Differenze geografiche, ambientali, culturali, caratteriali, inserimento sociale, elevazione nella collettività, possibilità pratiche e morali, tutto quel che forma ogni individuo, da cui è noto che non si potrà mai trovare 2 caratteristiche di personalità identiche: per questione ormonale e del genoma.
Quindi certi atteggiamenti dovremmo recuperarli per poter andare avanti: Rispetto e analisi delle Opposte Tendenze. Che possono essere sbagliate per me, proprio perché sono giuste per te; e unendo questi Principi, nasce la collaborazione, rispettando le Diversità e volgendosi verso la Produzione, che è antitesi della Speculazione.
L’esposizione condotta da Padellaro, che è stato invitato in molte scuole e nel pomeriggio avrebbe tenuto la stessa riunione a Foligno, si basa su principi essenziali, insiti in tutto il genere umano; devo ammettere che mi son permesso di sviluppare la dialettica offerta agli studenti e di arrivare alle conseguenze del ragionamento, impostate secondo questo principio.
C’è da sperare che i giovani che ancora vanno a scuola, assistendo alla Realtà come l’abbiamo ridotta, capiscano che le lezioni sono importanti e s’impegnino per impararle; per cui loro riusciranno a sviluppare Nuovi Principi di una Società, in cui potranno svolgere dialettica costruttiva i futuri Almirante con i prossimi Berlinguer.
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