di Valter Chiappa
(AG. R.F. 22/09/2015) (riverflash)
A testimonianza di una attività febbrile, che sfida a viso aperto le difficoltà contingenti, “Playing Shakespeare”, intrattenimento pomeridiano a cura di Loredana Scaramella, continua le sue repliche al Globe Theatre fino al termine della stagione, l’11 ottobre, precedendo anche le repliche di “Sogno di una notte di mezz’estate”.
Ed è un’occasione da non perdere. Che siate o meno degli habitué delle rappresentazioni del Globe, volete saperne di più sul Bardo e il suo magico teatro? Al costo di un tramezzino vi viene offerta una lezione, ma anche un vero e proprio spettacolo. La Scaramella, assieme ad un manipolo di fedelissimi, gli attori Roberto Mantovani, Loredana Piedimonte, Carlo Ragone, Mauro Santopietro ed il trio musicale William Kemp, ci narra, con aneddoti e curiosità, storie affascinanti: l’origine fantastica della giga di Kemp, il ballo che precedeva e chiudeva ogni spettacolo, la tormentata costruzione del Globe e la rivoluzione del teatro elisabettiano, l’ambiente turbolento di Eastcheap e le vite altrettanto movimentate di attori, mecenati ed ovviamente lui, William Shakespeare. Ma a far da controcanto alla docente entrano in campo gli attori, che divertendosi e divertendo, arricchiscono la narrazione con gag a braccio o pezzi di bravura da copione. Ed ecco che l’atmosfera che doveva viversi al tempo all’interno del Globe viene ricostruita in modo esilarante, le peculiarità della nuova forma di teatro vengono ben descritte dal prologo dell’”Enrico V”, la cultura italiana, così influente nell’opera shakespeariana, viene omaggiata con una particolarissima versione di una delle scene più note di “La bisbetica domata”. Ognuno mette in mostra i suoi talenti: Roberto Mantovani recita da par suo, duettando con il bravo Mauro Santopietro, per raccontare la mitica figura di John Falstaff; ma dispensa anche gag a getto continuo, mostrando umorismo ed una evidente bonomia. Carlo Ragone, come sempre istrionico, si divide fra volteggi di danza ed arie che danno lustro alla sua bella voce, sostenuto dai maestri del Trio Kemp; ma non mette a tacere il talento comico, trasformandosi in un inatteso Petruccio. Loredana Piedimonte, in “Molto rumore per nulla” confinata nel ruolo di Orsola, ha qui opportunità di esibirsi a tutto tondo: intensa recitazione, tempi comici, doti canore e passi di ballo.
“Playing Shakespeare” è un’idea semplice ed efficacissima. Dura poco più di un’ora e viene rappresentato nel fresco giardino antistante il teatro. Dà l’opportunità di conoscere storie affascinanti e di vedere all’opera dei veri artisti, così vicini che ne sentirete l’umanità, così umani che vi sembreranno dei vecchi amici. Quegli artisti valenti si mettono a disposizione del pubblico, per instradarlo verso il magico mondo del teatro: quella che pare essere la missione del Globe Theatre diretto da Gigi Proietti. Sta ora al pubblico, a noi, fare il nostro passo. Vedere “Playing Shakespeare” costa come un tramezzino. Non mangiatelo, venite al Globe.
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