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PIU’ SONO IMPRESENTABILI E PIU’ LI MANDIAMO IN PARLAMENTO

giovani[1]“riveflash” – Ogni tanto, quando riteniamo che una persona assuma dei comportamenti “strani”, ci viene spontaneo dire: “ma i matti stanno tutti fuori (intendendo il manicomio)”? In questo caso la battuta che sorge spontanea è: “ ma gli impresentabili stanno tutti dentro, cioè in Parlamento”? Quante volte ce lo siamo chiesto, senza riuscire a dare una spiegazione. Come fanno “certi” personaggi a ricoprire incarichi pubblici, quali garanzie di lealtà e trasparenza possono dare a noi “comuni mortali cittadini”, costretti ad essere guidati e governati da certe persone? E’ stata proprio l’ultima vergognosa vicenda accaduta (la frase “razzista” di Calderoli contro la Kyenge” ad ispirarci certi pensieri: una persona che entra nel governo può comportarsi in questo modo? Abbiamo visto veramente tutto fino ad oggi, a cominciare da ministri e onorevoli coinvolti in pesanti vicende giudiziarie, alcuni in attesa di giudizio, altri condannati e finiti in carcere; abbiamo assistito e stiamo assistendo alle “vicende” amorose e legali di un ex presidente del Consiglio (Silvio Berlusconi) che oramai è sulla bocca di tutti, sia in Italia che all’estero, abbiamo subito gli insulti e le grida del leader di un “nuovo” movimento (il 5stelle di Beppe Grillo) che va urlando tutta la sua rabbia dai tetti delle macchine, istigando alla violenza e vuole fare la rivoluzione a suon di minacce, siamo vedendo una presidente della Camera (Laura Boldrini) che più che una presidente “super partes”, fa la “pasionaria” o “paladina” di alcune situazioni, intervenendo prepotentemente in questioni delicate, dimenticando troppo spesso il ruolo istituzionale che le compete….. e così via…. Gli esempi sarebbero ancora tantissimi…. Ma ora noi vorremmo che qualcuno ci spiegasse perché “gli impresentabili” sono tutti lì, in Parlamento, dove la maggior parte “predica bene ma razzola male”….. da chi dipende tutto ciò? Forse da chi decide quali sono le persone da candidare? E con quale “coraggio o faccia” viene operata questa scelta”? Come si fa a candidare un personaggio che ha avuto vicende giudiziarie o altro e non rappresenta quell’idea di “pulizia e trasparenza” che i cittadini auspicano? L’altro giorno, parlando con alcuni giovani per la realizzazione di un’intervista, abbiamo chiesto loro: “ quali sono le tue aspettative di vita? Quale lavoro di piacerebbe fare?” La maggior parte di essi ha risposto: “ il politico, così non faccio nulla, guadagno soldi facilmente e mi assicuro la pensione….” Come dar loro torto?

AG.RF. (MP) 16.07.2013

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