AG.RF.(redazione).25,09,2022
“riverflash” – In controtendenza all’andamento generale, il valore aggiunto cala solo per l’agricoltura e la pesca che fanno registrare una riduzione dell’1,3%. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai conti economici nazionali dell’Istat per il 2021 che registra un tasso di variazione del Pil in volume pari a +6,7% per l’intera economia. In sofferenza l’agricoltura che vede aggravare la situazione di difficoltà nel 2022 per effetto – sottolinea la Coldiretti – della siccità e dell’esplosione dei costi di produzione, dall’energia ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.
Il risultato – sottolinea la Coldiretti – è che oltre 1/3 delle aziende agricole (34%) si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio fino al +300% delle bollette per pompare l’acqua per l’irrigazione dei raccolti.
Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi.
“Non c’è tempo da perdere e bisogna intervenire subito sui rincari dell’energia che mettono a rischio quegli spazi di autonomia e sovranità alimentare che fino a oggi le imprese agricole italiane sono riuscite a difendere per il bene del Paese e con essi l’approvvigionamento delle famiglie che già devono affrontare insostenibili aumenti dei prezzi” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
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